Ci sono proverbi che, in modo semplice ed efficace, riescono a dare utili consigli sulla vita di tutti i giorni. In alcuni casi si tratta di considerazioni agrodolci, ma sempre realistiche. Il modo di dire siciliano di oggi è uno di quei casi: Cu di sceccu ni fa un mulu, ‘u primu cauci è lu so’. Sappiamo bene che queste frasi della saggezza popolare sono dirette e non sbagliano un colpo. Stavolta si utilizza una metafora che chiama in causa lo scecco, cioè l’asino, l’animale più testardo. Per capire cosa significa il proverbio, partiamo dalla sua traduzione: “Chi fa diventare un asino un mulo, si becca il primo calcio”. Già così dovrebbe essere un po’ più chiaro il senso. Il senso è quando si aiuta una persona a progredire, a migliorare in qualche modo, non sempre si ha in cambio riconoscenza. Anzi, si finisce per essere disprezzati e trattati in malo modo. A chi non è capitato, almeno una volta, di fare del bene e non essere ringraziati? Non c’è che dire, questo proverbio siciliano coglie nel segno.
Certo, bisogna anche dire che si tratta di una considerazione un po’ troppo pessimistica. Per fortuna, non è sempre così e spesso troviamo anche persone in grado di essere riconoscenti e comprendere gli sforzi fatti. Diciamo che il proverbio Cu di sceccu ni fa un mulu, ‘u primu cauci è lu so’ è una sorta di memento, un monito da tenere sempre presente, per evitare di avere brutte sorprese. D’altronde, lo sappiamo bene: “Megliu diri chi sacciu ca diri chi sapia“!