Sunnu u lazzu e a strummula: avete mai sentito questo proverbio siciliano? Anche oggi abbiamo pensato di approfondire la conoscenza dei modi di dire siciliani e lo facciamo attraverso un proverbio molto interessante. Qualcuno di voi l’avrà già sentito dire, mentre per altri giungerà nuovo. Quel che è certo è che ci rivela qualcosa di più della cultura siciliana e ci ricorda in tempi antichi, in cui ci si affidava alla saggezza popolare molto più spesso.
Ma cosa vuol dire Sunnu u lazzu e a strummula?
Iniziamo da una prima traduzione letteraria: “Sono come il laccio e la trottola“. Avete iniziato a capirci qualcosa di più? Questo proverbio siciliano si usa in riferimento a due persone che stanno sempre insieme e sono inseparabili, proprio come la “strummula”, cioè la trottola, e il suo laccio.
Per poter utilizzare la trottola è necessario il laccio: così, due persone che non si separano mai, ricordano questo vecchio passatempo siciliano. L’una senza l’altra non funziona!
Se vi piacciono i proverbi siciliani, eccone altri che troverete interessanti:
- Cu voli u spassu s’accatta a signa.
(Chi vuole un passatempo si compra la scimmia) - Cui scippa vigna, e chianta vigna, mai vinnigna.
(Chi toglie la vigna, e ripianta vigna, mai raccoglie) - Cu nesci arrinesci.
Chi si allontana dalla sua terra d’origine viene a trovarsi in una condizione migliore. - Di marti nè si spusa nè si parti.
(Di martedì né si sposa né si parte) - Di `na rosa nasci `na spina. Di `na spina nasci `na rosa.
(Da una rosa nasce una spina, da una spina nasce una rosa).
Foto di Michele Cricchio