Diciamo la verità: a chi non piace pubblicare foto di monumenti su Facebook durante un viaggio? Non solo momumenti e non solo Facebook, perché l'incredibile notizia riportata da Panorama coinvolge gli altri social network come Instagram e Twitter nonché opere d'arte pubbliche. Presto un'azione che riteniamo innocua come divulgare immagini di questo tipo potrebbe diventare illegale perché violerebbe il diritto d'autore di architetti, ingegneri ed enti vari.
Ne discuterà giovedì prossimo, 9 luglio, il Parlamento Europeo, che deciderà l'eventuale adozione di nuove norme per la protezione del copyright sulle piattaforme in cui ricade anche la "libertà di panorama", ossia, come detto, pubblicare foto di monumenti su Facebook (e non solo) senza l'autorizzazione. La proposta arriva da Jean Marie Cavada, 75enne eurodeputato francese vuole riformare la legge sul diritto d'autore risalente al 2001, quando non esistevano ancora i social network che hanno di fatto liberalizzato a dismisura la diffusione delle immagini.
In buona sostanza, secondo Cavada, si rischia che quelle stesse immagini possano divenire oggetto di campagne pubblicitarie e riproducibili per scopi commerciali, rappresentando così una violazione del diritto d’autore, perché "quando ci siamo iscritti a Facebook abbiamo accettato le sue politiche sul trattamento dei dati personali e contenuti prodotti, tra cui anche la possibilità che questi vengano utilizzati per scopi commerciali. La conseguenza? Milioni di europei violeranno il copyright se non cambieranno le proprie abitudini", ammonisce Julia Reda del partito pirata tedesco.