A rischio di crollo l’ex caserma della Guardia di Finanza di Punta Bianca. Il ben noto edificio della bianca scogliera dell’agrigentino – segnala la Delegazione di Agrigento di Mareamico – è al centro di un avviso del Demanio, che chiede al Comune di Agrigento di impedire l’accesso.
«Sono ormai anni che Mareamico segnala il rischio di crollo che può riguardare l’ex caserma della Guardia di Finanza di Punta Bianca», spiegano dall’associazione, sottolineando le ripetute segnalazioni fatte sullo “stato di salute” della costruzione.
«Ora il Demanio, proprietario dell’edificio, avverte che c’è un imminente pericolo e chiede al Comune di Agrigento di impedire l’accesso nell’area, mediante efficaci sistemi di interdizione per avvertire la collettività del pericolo e di mettere in sicurezza l’ex caserma», racconta Mareamico.
Dopo queste considerazioni, l’associazione fa una proposta: «A parere nostro il Comune invece dovrebbe immediatamente acquisire questo importante immobile storico, che rappresenta il punto di riferimento dell’istituenda riserva naturale di Punta Bianca. Quindi effettuare i lavori di restauro conservativo dell’ex caserma, al fine di adibirla a museo etno-antropologico e centro di educazione ambientale».
Da qui la conclusione: «I costi dell’intervento potranno essere reperiti tra i fondi previsti per gli edifici storici, programmati dall’Istituzione Europea, Nazionale e Regionale, nei programmi di recupero e valorizzazione del territorio».
Già in passato, Punta Bianca e la sua ex caserma della Guardia di Finanza erano state al centro di un acceso dibattito, riacceso da un post pubblicato da Belen Rodriguez. La Rodriguez aveva scelto la scogliera bianca per uno shooting fotografico e, in quell’occasione, aveva sottolineato la necessità di un intervento di tutela.
Non aveva tardato ad arrivare una risposta da parte della Regione Siciliana, che aveva assicurato che presto si sarebbe intervenuti per l’istituzione della Riserva Naturale.
Nel mese di novembre del 2021, il governo Musumeci ha avviato l’iter per la creazione dell’area protetta: «Abbiamo voluto dare un impulso definitivo – ha detto il presidente della Regione Nello Musumeci – alla procedura per porre sotto tutela un’altra preziosa porzione della nostra terra. Era un impegno che avevo assunto durante una mia visita nell’Agrigentino».
«Con questa delibera di giunta – aveva aggiunto l’assessore all’Ambiente Toto Cordaro – abbiamo posto una prima pietra per proteggere un luogo di grande valore ambientalistico. Un percorso che adesso è irreversibile».
Il sito era già stato identificato come area di “notevole interesse pubblico” nel 2001 da un decreto dell’allora assessorato regionale ai Beni culturali e ambientali. I Comuni di Agrigento e di Palma di Montechiaro avevano già aderito alla proposta di istituzione della riserva.