Punta della Mola, chiamata anche la Pillirina, è un luogo magico che si trova nella Penisola della Maddalena di Siracusa. Siamo nell’ambito dell’area marina protetta del Plemmirio. È composta da un’insenatura naturale, con due piccole spiagge, e una suggestiva vista sull’isola di Ortigia.
In questo luogo si è scritta una pagina importante di storia della città. Da questa insenatura, nel 415 a.C. gli ateniesi per la prima volta hanno attaccato Siracusa per conquistarla. Nelle campagne antistanti le spiagge, ancora oggi, si trovano i resti delle tombe dei soldati siracusani rimasti uccisi nel corso di quella battaglia.
Sempre qui si trovano caserme e bunker risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. Di recente il luogo è tornato in auge nelle cronache della città, perché i cittadini hanno lottato per farla dichiarare Riserva Naturale.
La Pillirina è uno dei luoghi di Siracusa perfetto per gli amanti della fotografia, con i suoi tramonti mozzafiato. Qui si può, naturalmente, trascorrere una giornata al mare, raggiungendo le calette con facilità a nuoto. Non manca un’interessante legenda, legata a una sfortunata storia d’amore.
A Punta della Mola esiste una necropoli dell’età del bronzo, con tracce del villaggio annesso. Lungo la costa vi sono sei latomie, cioè cave estrattive di età greca, a testimonianza ulteriore che in quest’area sorgeva l’antico quartiere sub-urbano del Plemmyrion, oggi scomparso. Nella zona della Grotta della Pellegrina vi sono anche alcune interessanti cisterne per l’acqua piovana, probabilmente risalenti al XIX secolo.
Foto in evidenza di Dario Morandotti