Tra la Sicilia e Malta esiste un legame derivante dalla vicinanza geografica, ma non solo. Le due isole hanno vissuto l’esperienza della dominazione araba nel IX-XI secolo e presentano alcuni punti in contatto nella tradizione culinaria. Ad esempio, non tutti lo sanno ma, trovandosi a Malta, si può assaggiare un piatto chiamato Qassatat, che nel nome richiama la regina dei dolci siciliani: la Cassata. L’origine del termine “cassata” potrebbe essere legata al latino “caseum”, cioè formaggio, o anche all’arabo “quas’at”, cioè bacinella. Etimologia a parte, il dolce siciliano non ha bisogno di presentazioni: è una sontuosa torta a base di pan di Spagna e, soprattutto, crema di ricotta. Un trionfo di decorazioni e pasta reale. Si tratta di un dessert, mentre la Qassatat maltese non è un dolce, bensì un fagottino salato, tipico dello street food. Viene principalmente proposto in due varianti: con la ricotta e con i piselli. All’esterno, si tratta di un involucro di pasta frolla o brisé.
A Malta si chiama “irkotta” e, differisce dalla ricotta siciliana perché si produce con acqua e latte fresco, che vengono scaldati per almeno quaranta minuti fino alla coagulazione. Non si produce, dunque, a partire dalla parte liquida che si separa dalla cagliata durante la caseificazione. La irkotta può essere di pecora o di capra ed è molto diffusa nell’isola. Viene anche utilizzata per preparare i kannoli tal irkotta (ed ecco che si ripropone il legame con la Sicilia!). Detto questo, scopriamo insieme come preparare le Qassatat maltesi.
Ingredienti
Procedimento