C’è spazio anche per le città siciliane nello spaccato della qualità della vita in una selezione di città del Vecchio Continente che è stato delineato dalla rilevazione “Quality of life in European cities” della Commissione Europea con il contributo dell’Istat. A livello italiano, in generale, la soddisfazione per la propria vita nelle città è generalmente alta (superiore all’80%). In cima alla classifica c’è Trento, mentre in fondo figura Taranto. Le città più virtuose sono poi Trieste, Cagliari, Bergamo, Brescia e Bolzano.
Quote piuttosto basse di popolazione italiana ritengono che la qualità della vita sia migliorata negli ultimi cinque anni, ma fanno eccezione Bari e la siciliana Messina. Per quello che riguarda i servizi sanitari la percentuale più elevata di soddisfazione è al nord e la più bassa al sud. Chi vive nelle città italiane risulta soddisfatto della scuola, mentre un punto debole in Italia è rappresentato dalla pulizia delle strade.
In sei città italiane si osservano percentuali molto alte della popolazione soddisfatta di vivere nella propria città (superiori al 90%): Trento, Trieste, Cagliari, Bergamo, Brescia, Bolzano/Bozen. Mentre a a Bari, oltre la metà della popolazione ritiene che la qualità della vita negli ultimi 5 anni sia migliorata, più della metà dei cittadini di alcune città italiane ritengono che la qualità della vita nella propria città sia invece peggiorata. A pensarla così sono la maggior parte dei cittadini di Firenze, Sassari, Bolzano/Bozen, Catania, Parma, Roma, Venezia e Reggio di Calabria.
Nelle città italiane ci sono le percentuali più basse di persone che si sentono sicure a camminare da sole di notte nella propria città. Le quote più ridotte (inferiori al 30%) si rilevano a Catania, Milano, Taranto, Genova, Venezia, Parma e Bari. Quasi tutte le città dell’Italia percepiscono una bassa efficienza dell’Amministrazione Pubblica: in particolare, la percezione che nella propria Amministrazione locale sia presente la corruzione è più accentuata in città come Roma, Palermo e Napoli.
L’Istat, nel Focus sulla qualità della vita nella città italiane nel 2023, riporta che la soddisfazione dei cittadini italiani per i servizi sanitari mostra un Paese spaccato in due e “sembra riflettere lo storico divario Nord-Sud”. Se, nelle città settentrionali, ci sono percentuali di cittadini soddisfatti per la sanità che superano in quasi tutti i casi il 60%, nelle città del Sud sono tutte inferiori al 50%. Le quote di soddisfatti per i servizi sanitari oscillano tra il 30 e il 40% a Napoli, Catania, Palermo, Messina e Cagliari.
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