Se Amintore Fanfani era l’eterno “Rieccolo” (definizione di Indro Montanelli), Giulio Andreotti è stato l’inossidabile alfiere della Grande Dc. Un politico un po’ anomalo, un democristiano un po’ anomalo. Per lui il Partito, infatti, è sempre stato un mezzo, mai il fine. Un mezzo per raggiungere il potere e consolidarlo. Sempre fedele al suo celebre motto: “Il potere logora chi non c’è l’ha”.
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