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Le prime immagini di “Redemption for a lost soul” del regista messicano Roberto Valdes, girato nelle province di Ragusa e Siracusa, sul Monterosso Almo, sono state mostrate al Saturnia Film Festival (nell’omonimo borgo in provincia di Grosseto) alla presenza degli autori Turi Occhipinti e Gaetano Scollo ed Emanuele Cavarra, curatore della sceneggiatura assieme a Valdes. La piazza di Saturnia, gremita di persone, ha apprezzato il filmato con un lungo applauso “per aver vissuto – hanno raccontato alcune persone presenti alla proiezione – sin dalle prime immagini un emozione unica e non vediamo l’ora di vedere il progetto concluso”.

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“Felici di essere a Saturnia – hanno spiegato gli autori sul palco, insieme alla direttrice Antonella Santarelli – e di poter raccontare il nostro territorio attraverso le prime immagini del film”. Il progetto è sostenuto dal Libero Consorzio Comunale di Ragusa (già Provincia Regionale di Ragusa), dall’associazione Ragusani nel Mondo e da una cordata di imprenditori tra i quali Agata Cappello e Cristiano Battaglia.

Il film narra una vicenda drammatica dai risvolti misteriosi, ispirata a fatti realmente accaduti, quella di Marianna. “È la storia di una fede perduta – spiega il regista messicano Roberto Valdes – quella sensazione di non avere più quel qualcosa che ci spinge ad andare avanti nella vita; ma è anche la storia del ritrovamento e recupero della fede, e così della possibilità di compiere azioni piene di senso”.

Come set, è stato scelto il territorio ragusano e in particolare Monterosso Almo da cui sono partite le riprese in occasione dei festeggiamenti di San Giovanni Battista. Ancora una volta, il piccolo centro montano, ubicato a cavallo delle provincie di Ragusa e Siracusa diventa set cinematografico. Il progetto prevede la realizzazione di un lungometraggio, e nasce con l’intento di dare grande rilevanza e maggiore visibilità alla problematica dell’amianto.

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Attraverso la realizzazione di questo lungometraggio si vuole far conoscere e sensibilizzare ulteriormente il pubblico circa la problematica dell’amianto, tutt’oggi ancora in essere.

Questo progetto vuole altresì promuovere, sostenere e valorizzare la storia, le tradizioni e il paesaggio dei Monti Iblei, già decantato dal grande Ovidio nei suoi scritti, un territorio ricco e in parte ancora incontaminato. La manifestazione è ideata da Antonella Santarelli (architetto, regista e organizzatrice di eventi cinematografici), con la direzione artistica del regista Alessandro Grande, vincitore del David di Donatello 2018 con il corto Bismillah. La rassegna, che nasce per creare un contatto tra il cinema e il territorio, ha l’obiettivo di essere un punto di riferimento per i giovani autori.

L’iniziativa, organizzata dall’associazione culturale Aradia Productions, che produce eventi per la valorizzazione del territorio e di riflessione su temi sociali, è in collaborazione e con il supporto del Comune di Manciano, il Comune di Semproniano, Terme di Saturnia SPA&Golf Resort, Medusa Film, Fondazione Sistema Toscana, Cineclandestino.it, La Cantina dei Vignaioli di Scansano, Banca Tema, il ristorante Caino a Montemerano, I due Cippi a Saturnia e La Filanda a Manciano, l’Hotel Tuscany a Poggio Murella, opera dell’architetto Paolo Portoghesi che ospiterà per due notti tutti i registi selezionati in concorso.

I luoghi del festival: Piazza della Rampa di Manciano, Piazza del Castello di Montemerano, Parco Piscine Terme di Saturnia, Rocchette di Fazio (Semproniano) e Saturnia, Cantina dei Vignaioli del Morellino (Scansano).

Info: ingresso libero fino a esaurimento posti. Sito web http://www.saturniafilmfestival.it/ – mail: info@saturniafilmfestival.It pagina Facebook: @saturniafilmfestival

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