San Benedetto Il Moro.
Dopo quasi un anno dal terribile incendio che ha devastato la chiesa di Santa Maria di Gesù, i frati minori di Sicilia possono finalmente presentare ai cittadini di Palermo i resti ricomposti di San Benedetto il Moro, danneggiati dal rogo. Le ossa rimanenti sono state sistemate in una teca di vetro, pronta per essere esposta alla venerazione dei fedeli.
A partire da giovedì, nella cattedrale di Palermo, le reliquie di San Benedetto il Moro saranno esposte per la prima volta. L’iniziativa fa parte del Triduo in preparazione alla solenne festa di Santa Rosalia, patrona della città. Questo evento vedrà la partecipazione dei vescovi di Messina, Siracusa e Catania, con un susseguirsi di celebrazioni religiose.
Dal 1624, Palermo riconosce Santa Rosalia come sua patrona. La santa, vissuta nel XII secolo, è venerata per aver salvato la città dalla peste che mieteva migliaia di vittime. Le sue reliquie, scoperte nello stesso anno, sono considerate miracolose e simbolo di liberazione per i cittadini.
Le celebrazioni in onore di Santa Rosalia sono un momento di grande importanza per Palermo. La città si riunisce per ricordare la liberazione dalla peste e per chiedere protezione e benedizioni per il futuro. La presenza delle reliquie di San Benedetto il Moro arricchisce ulteriormente questo momento di fede e devozione.
Il restauro delle reliquie di San Benedetto il Moro è stato un processo lungo e delicato. I frati minori di Sicilia, insieme a esperti restauratori, hanno lavorato per preservare e valorizzare ciò che è rimasto dopo l’incendio. La teca di vetro che contiene le reliquie è stata realizzata con grande cura per permettere ai fedeli di ammirarle e venerarle in sicurezza.
L’esposizione delle reliquie di San Benedetto il Moro rappresenta un forte richiamo alla fede per la comunità di Palermo. Questo evento, inserito nel contesto delle celebrazioni per Santa Rosalia, offre un’opportunità unica per riflettere sulla storia e sulle tradizioni religiose della città, rafforzando il senso di appartenenza e devozione dei cittadini.