Un’indagine coordinata dall’istituto di ricerca Demoskopika rivela la classifica delle regioni italiane con la migliore reputazione turistica. Come si è piazzata la Sicilia? Scopriamolo insieme, con tutti i dettagli.
Questa speciale classifica valuta il modo in cui le regioni italiane danno visibilità alle proprie bellezze, ma anche la popolarità delle principali località vacanziere e le recensioni ottenute dal sistema ricettivo sui social e sui portali specializzati. Lo schema metodologico si basa sul oltre 144 milioni di pagine indicizzate, poco più di 7 milioni di like e follower sui social, 53 milioni di recensioni e quasi 386mila strutture ricettive osservate.
In prima posizione si piazza il Trentino-Alto Adige, con 117,0 punti. A determinare il successo, il primo posto come destinazione “più social d’Italia” e il secondo posto come offerta ricettiva, con il gradimento più elevato di turisti/consumatori. Seconda posizione per la Toscana, in vetta tra le destinazioni turistiche più ricercate e seconda tra quelle più popolari sul web.
Terzo posto per l’Emilia-Romagna, sulla cui performance hanno pesato molto le pagine indicizzate su Google, come valutazione iniziale del volume di offerta online della destinazione, la visibilità istituzionale sui principali canali social e un ottimo posizionamento sul livello di valutazione dell’offerta ricettiva.
Procedendo con la top ten, troviamo (in ordine): Marche, Veneto, Lazio, Sicilia, Lombardia, Puglia e Basilicata. La Sicilia, dunque, si piazza alla settima posizione della classifica sulla reputazione turistica.
Proseguendo con gli altri dettagli, all’Umbria spetta il primato della destinazione regionale con la migliore performance rispetto al 2021, con un balzo in avanti di ben 5 posizioni nel Regional Tourism Reputation Index.
“Dopo il drammatico andamento dei flussi turistici in fase pandemica, i tempi sono maturi per rilanciare il turismo italiano con un documento di programmazione strategica del comparto a regia nazionale. In questo quadro attuale, ridurre l’attuale frammentazione del sistema, ad oggi il turismo è di competenza legislativa regionale, è un processo da avviare consapevolmente anche attraverso una riforma del titolo V della Costituzione italiana”.
“Per questo la reputazione online è fondamentale, e può fare davvero la differenza soprattutto dopo un periodo così difficile per il turismo, caratterizzato ora da una lenta ma costante ripresa”, aggiunge Rio.
Foto di Olivier Colas (https://olouf.fr) – Own work, CC BY-SA 4.0.