Luisa De Cola, originaria di Messina, sarà premiata dalla Royal Society of Chemistry britannica per le sue ricerche innovative nel campo biomolecolare e per le relative innovazioni nel settore farmaceutico.
Professoressa all’Università di Milano, è anche direttrice dell’unità “Materials for Health” presso l’Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri” di Milano.
De Cola è specializzata in chimica e fotochimica supramolecolare, elettroluminescenza ed elettrochemiluminescenza, e nanomateriali per applicazioni biomediche. Uno dei suoi progetti principali riguarda la creazione di un sistema capace di identificare le cellule tumorali e ridurre gli effetti collaterali dei farmaci. Questo sistema è una sorta di “contenitore” che può essere rivestito con molecole in grado di riconoscere specifici organi o cellule tumorali in modo selettivo.
“Il premio – spiega la ricercatrice – mi è stato assegnato per l’innovatività della ricerca. Oltre ai ‘contenitori’, vengono premiati anche studi passati riguardanti sistemi in grado di emettere luce in condizioni ben definite. Questi sistemi sono utili per la costruzione di Oled (progetto in collaborazione con la Philips). Vengono anche usati in diagnostica per riconoscere molecole importanti e consentirne una loro rilevazione. Stiamo studiando sistemi altamente sensibili per la cattura e la rivelazione di patogeni, batteri e virus, senza dover utilizzare la tecnologia attuale che consiste nell’estrarre e amplificare il Dna o Rna del patogeno (è nota come Pcr, è lunga e laboriosa e richiede strumentazioni di laboratorio). In altre parole, con i nostri marcatori accendiamo tante lampadine per ogni batterio o virus catturato, evitando l’uso di attrezzature costose e di tempi lunghi di misurazione”.