Quando è rimasta incinta, Delia Barzotti, di origine palermitana, lavorava da appena un anno alla Cpi-Eng, azienda di Trieste che si occupa di ingegneria e progettazione meccanica. Aveva un contratto a tempo determinato e la paura di perdere il suo posto di lavoro, qualora avesse rivelato di essere in dolce attesa.
Quando, però, ha detto ai titolari della gravidanza, loro le hanno offerto un contratto a tempo indeterminato e un aumento. Hanno anche creato uno spazio di coworking con area bimbi e un'educatrice sempre a disposizione. "Dopo la maternità obbligatoria e la nascita di Ludovica sono subito tornata a lavoro. L'ho chiesto io. Mi bastano un computer e un telefono", racconta Delia a Repubblica.
Con la piccola Ludovica, che ora ha qualche mese, Delia è al suo secondo figlio. "Anche con il primo sono stata fortunata, ma mi è capitato di firmare anche dimissioni in bianco per il mio essere mamma". Christian Bracich, proprietario della Cpi, ha spiegato: "L'azienda è fatta di persone, non di numeri. – Se una persona è valida, va valorizzata".
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