Entro il 31 dicembre 2016, sarà possibile presentare ricorso presso l’INPS per richiedere l'adeguamento pensionistico e la restituzione di tutti gli importi dovuti a seguito dell'adeguamento incostituzionale della “riforma Fornero”.
Sono interessati tutti coloro che negli anni 2012 e 2013 hanno percepito una pensione complessiva (anche sommando la pensione integrative e quella di reversibilità)superiore ad € 1.405,05 lordi (pari a circa € 1.129,27 netti).
In forza della sentenza, ai pensionati spetta sia l'aumento mensile che gli arretrati dal 1° gennaio 2012 (con interessi e rivalutazione).
“Per perequazione pensioni – afferma Manlio Arnone, Presidente di Unione dei Consumatori – si intende una rivalutazione periodica dell’importo pensionistico, che viene adeguato al costo della vita secondo i dati ISTAT”.
La perequazione, applicata più volte negli ultimi anni, ha generato, però, confusione fino alla sentenza 70/2015 della Corte Costituzionale. Con questa, infatti, è stato dichiaratoincostituzionale il blocco delle pensioni biennali previsto dalla tristemente famosa riforma Fornero”.
Per rendere esecutiva la sentenza di cui sopra il governo ha varato nel 2015 la legge nr° 65, un provvedimento che, tuttavia, ha garantito una rivalutazione parziale degli importi pensionistici compresi tra tre e sei volte il minimo INPS.
Entro e non oltre il 31 dicembre 2016, va presentata la richiesta mediante l'apposito modulo che potete trovare in allegato.
Il modulo deve essere inviato in plico raccomandato all'INPS territoriale, inoltre è conveniente che una copia del medesimo modulo venga inviata presso Unione dei Consumatori così da cominciare a costituire un futuro gruppo collettivo per l'azione comune.
Tramite intimazione e diffida sarà necessario attendere le determinazioni dell’Ente e per ottenere direttamente la quantificazione degli interessi maturati e la rivalutazione degli importi pensionistici.
Unione dei Consumatori mette, già da adesso, a disposizione dei ricorrenti, professionisti specializzati che accompagneranno l'utente dalla presentazione del ricorso al recupero delle somme dovute.
Per ulteriori informazioni contattaci ai numeri 091 9767830 – 091 9439038 oppure sulla mail lavoro-previdenza@