In questo articolo facciamo l’ennesimo salto nel passato alla scoperta di antiche tradizioni e rimedi naturali. Protagonisti di questo articolo saranno l’aglio, l’alloro, l’ortica ed il sedano selvatico. Ingredienti che spesso troviamo ancora oggi sulla nostra tavola, sapientemente dosati per preparare pietanze succulente.
Aglio
Le nonne lo chiamano “agghiu” e lo mettono un pochino ovunque. Dalla salsa con il pomodoro ad altre salsine per accompagnare secondi piatti.
Lo si faceva a spicchi e poi lo si mescolava ad origano e petrolio per cacciare i vermi nei bambini.
Oppure lo si ingeriva crudo ed intero, per evitare che l’alito ne risentisse troppo, per mantenere bassa la pressione e disinfettare l’intero organismo.
Chi soffrisse di ipertensione (pressione alta) potrebbe fare in questo modo: prendere due spicchi d’aglio, metterli in un bicchiere con del succo di limone.
Bisogna lasciare macerare per circa 12 ore. Per questo motivo meglio preparare il tutto la sera. Poi, la mattina, mandate giù aglio e limone.
Provare per credere, come si dice in questi casi. Fateci sapere se anche la vostra pressione scenderà.
Nota: Per togliere il sapore e l’odore dell’aglio provate a masticare del prezzemolo crudo o dei chicchi di caffè.
Alloro
L’addauru ha un odore stupendo. Sia in acqua che come aromatizzante nella carne, lo adoro.
Anticamente si mescolavano alcune foglie di alloro a della buccia di limone e del prezzemolo in acqua bollente. Dopo alcuni minuti il liquido veniva filtrato e, a piacimento zuccherato. Il mal di pancia e le indigestioni sparivano dopo un po’.
Lo avete mai provato?
L’alloro veniva usato anche per decongestionare il naso intasato dal raffreddore. Si pestavano delle foglie e poi le si annusava.
Ortica
L’ardichedda, la fastidiosa ardichedda, compagna di aneddoti di tanti braccianti agricoli, era comunemente usata per curare i reumatismi.
Si pestavano le foglie e poi si mescolava il tutto a dell’alcol etilico. L’impasto veniva quindi posto sulle zone doloranti.
L’ortica veniva usata anche in caso di geloni.
Si faceva bollire dell’erba in dell’acqua e poi si facevano dei pediluvi o si immergevano le mani gonfie.
E che dire dell’ortica usata per combattere la forfora?
Ancora oggi molti prodotti commerciali usano la dizione “shampoo all’ortica” per curare la forfora. A quei tempi l’ortica si faceva macerare in acqua e poi, con quell’acqua, si lavavano i capelli. Capelli che crescevano anche più forti e sani.
Sedano selvatico
L’accíu sarbaggíu veniva pestato e poi riposto sulle tumefazioni o sui gonfiori per togliere l’irritazione.
Autore | Viola Dante, Immagine | pollycoke.org