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La Riserva di Capo Gallo rientra nel territorio di Palermo. Comprende un’area di quasi 586 ettari ed è costituita essenzialmente dal Monte Gallo, formatosi decine di milioni di anni or sono. Questo termina in un promontorio, denominato Capo Gallo, sul quale è situato un faro che ne segnala la posizione.

Il promontorio si trova nella zona nord-occidentale di Palermo e separa i due golfi di Mondello e Sferracavallo, che ospitano gli omonimi quartieri marinari della città. Capo Gallo fa parte del territorio comunale di Palermo che, avendo già dal 1996 la Riserva di Monte Pellegrino, può vantare il singolare primato di possedere ben due riserve naturali entro i propri confini.

Il lato costiero della Riserva di Capo Gallo si estende dal capo omonimo verso ovest fino a Punta Barcarello e, data la natura carsica delle rocce, il mare le ha modellate nelle forme più bizzarre, formando una serie di grotte affascinanti, come la Grotta dell’olio che ricorda un po’ la famosissima Grotta azzurra di Capri. Nell’antichità queste grotte furono abitate dall’uomo e in talune di esse sono stati rinvenuti graffiti preistorici ed altri reperti archeologici di notevole importanza.

 

Tutte le foto sono di Giorgio Adragna

Per poter arrivare a molti dei punti è necessario un approdo via mare, perché i collegamenti che partono dalle due borgate marinare, non si incontrano. I luoghi più agevoli sono meta estiva di chi è alla ricerca di spiagge immerse in un contesto naturalistico molto bello.

Il tratto di mare che unisce Capo Gallo con la vicina Isola delle Femmine è stato dichiarato riserva marina. Più precisamente l’Area naturale marina protetta Capo Gallo – Isola delle Femmine (tale è la corretta denominazione), istituita con decreto del Ministero dell’Ambiente del 24 luglio 2002, ha una superficie di 2.173 ettari e la sua gestione è affidata al consorzio creato tra i Comuni di Palermo e quello di Isola delle Femmine.

Come accedere alla Riserva di Capo Gallo

I punti di accesso sono tre:

  • accesso orientale: dalla Torre di Mondello è possibile accedere alla riserva lungo un sentiero costiero che arriva al faro di Capo Gallo. Fino ad oggi (agosto 2019) si tratta di un ingresso a pagamento;
  • accesso occidentale: da contrada Barcarello di Sferracavallo un breve sentiero conduce sino ad un’area attrezzata;
  • accesso meridionale: attraverso una strada comunale che inizia alle spalle di Partanna Mondello e costeggia Pizzo Sella è possibile arrivare sino a quota 527 m s.l.m. al cosiddetto Semaforo, postazione militare di avvistamento.

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