Una delle più importanti del Palermitano: Riserva di Pizzo Cane.
- Qui si trovano paesaggi pittoreschi, che variano dalle zone umide e verdeggianti a quelle più rupestri.
- L’erosione delle rocce ha dato luogo a tre grotte importanti: la grotta Brigli, la grotta Mazzamuto e la grotta Leone.
- Un percorso di scoperta, tra natura e archeologia.
Tra i comuni di Altavilla Milicia, Baucina, Caccamo, Casteldaccia, Trabia e Ventimiglia di Sicilia, si trova un’area naturale protetta di grande valore: la riserva naturale orientata Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto. Qui si trovano paesaggi pittoreschi, che variano dalle zone umide e verdeggianti a quelle più rupestri. Dalle vette più alte del complesso montuoso si ammira un paesaggio unico, che abbraccia i golfi di Palermo e Termini Imerese. Il massiccio che ospita la riserva è costituito da rocce calcaree formatesi nel corso del mesozoico, grazie al sedimentarsi di gusci e scheletri animali nei fondali marini, e da pareti silicee, composte da lamelle parallele ed altri elementi formatisi per l’accumulo nei secoli di gusci di microorganismi e spugne silicee. All’interno dei calcari si possono osservare intrusioni di rocce vulcaniche che riescono ad affiorare. A circa 540 metri d’altezza si trova l’Eremo di San Felice, una sorta di “porta” della riserva. Insieme alla Casina sul monte Sant’Onofrio, rappresenta la costruzione più antica di quest’are. Sorse tra il 1290 e il 1310: lo edificò l’eremita laico Frà Guglielmo Gnoffi.
La storia
La storia geologica di questo luogo è molto interessante. Qui la crosta terrestre è stata più volte sottoposta a sollevamenti, torsioni e spostamenti. L’erosione delle rocce, inoltre, ha dato luogo a tre grotte importanti: la grotta Brigli, la grotta Mazzamuto e la grotta Leone. Ognuna di esse ha le sue peculiarità e la sua importanza. La grotta Mazzamuto si differenzia poiché al suo interno sono stati rinvenuti reperti importanti, che testimoniano la presenza umana in queste zone già nella preistoria.
Flora e Fauna
La riserva Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto offre diversi tipi di paesaggi, da quello rupestre a quello umido. Vi sono boschi naturali, con lecci, querce e aceri. Nel sottobosco si trovano cespugli di rosacee, ma anche peri mandorlini, rose sempreverdi, biancospini, eriche, ginestre e citisi. Nelle cime si ammira l’agrifoglio. Nelle zone più aperte e semirupestri ci sono lentisco e palma nana mentre la prateria, in alcuni punti, assume l’aspetto di steppa. Questi luoghi sono il regno del falco pellegrino. Ancora, per quanto riguarda la fauna troviamo la cince, lo scricciolo, il picchio rosso, la donnola, la martora, il gatto selvatico e la volpe, oltre a roditori, lepri, ramarri e serpenti.