È situata alla foce del fiume Simeto, da cui prende nome, nella piana di Catania, sulla costa della Plaia che dà sul mare Ionio. L'area comprende anche la zona della foce del fiume Gornalunga.
La vegetazione del tratto finale del fiume è essenzialmente costituita da canne di palude e cespugli di tamerici e salicornieti tra i quali trovano riparo una grande varietà e quantità di volatili. Lungo le dune che fiancheggiano i litorali sabbiosi cresce una vegetazione composta da Violaciocca selvatica, Salsola, Santolina, Poligono marittimo, Ravastrello marittimo, giunchi da stuoia, lische a foglie strette, Tamerici, Giunchi pungenti, acuti e meridionali, salici comuni e pedicellati, la Suaeda marittima, l'Atriplice portulacoide e il Limonio comune. La sponda destra del fiume Simeto presenta boschetti di pini ed eucalipti fino alla zona del lago Gornalunga.
L'oasi del Simeto è raggiungibile facilmente con la S.S.114 da Catania procedendo in direzione di Siracusa o per mezzo della tangenziale di Catania dall'ultima uscita Ponte Primosole.
L'oasi è sorta grazie a Wendy Hennessy Mazza e la LIPU che nel 1975 hanno fatto in modo di creare un'oasi di protezione faunistica. Nel 1984 è diventata riserva regionale.