Rivoluzione in Rai, la tv di Stato si prepara a tante novità: il direttore generale Antonio Campo Dall'Orto, in una intervista al quotidiano "La Repubblica" ha dato qualche anticipazione. Vediamo di cosa si tratta.
Da domenica prossima non ci sarà più la cronaca nera dentro Domenica In – spiega il dirigente –. È una scelta che ho concordato con Andrea Fabiano e che pagheremo in termini di ascolti, ma è questo che intendo quando dico servizio pubblico. Che è anche produrre fiction come ‘Il sindaco pescatore’, che ha fatto 7 milioni di audience. O ‘Io non mi arrendo’, ambientata nella Terra dei fuochi. Servizio pubblico è coprodurre ‘Fuocoammare’, il documentario di Gianfranco Rosi sui migranti e Lampedusa, Orso d’oro a Berlino. Stiamo comprando i diritti della pay tv in modo da poterlo trasmettere in autunno su Rai 3 in una serata a tema.
A quanto pare, la Rai punta a tornare ad essere "servizio pubblico": una scelta che, però, implica la rinuncia ad alcuni programmi.
Non rivedrete più su Rai 1 programmi di “emotainment”, come lo chiamiamo in gergo – anticipa –. Non ci saranno ‘Il dono’, ‘Così vicini così lontani’ o, su un altro fronte, ‘Ti lascio una canzone’.