Tutti amano le caramelle siciliane del Roman Candy Company.
- Da oltre un secolo sono le caramelle siciliane a rifornire di zucchero New Orleans.
- La storia di quei dolcetti comincia con una famiglia di immigrati e l’ingegno di Sam Cortese.
- Non lasciatevi ingannare dal nome: altro che “Roman“, è proprio “Sicilian“.
La storia degli Stati Uniti è stata scritta anche da tanti siciliani. È davvero interessante scoprire che, anche un secolo fa, l’ingegno di un avo siciliano ha creato attività che ancora hanno successo. A New Orleans, ad esempio, ci si può imbattere in un pittoresco carretto rosso che vende caramelle artigianali: il Roman Candy Company. Nonostante il nome, quel carretto è nato grazie all’idea di un siciliano, e ancora oggi i suoi prodotti sono molto apprezzati. Mettetevi comodi, perché vogliamo raccontarvi tutta la storia.
Dalla Sicilia a New Orleans
I bisnonni dell’attuale proprietario, Ron Kottemann, erano immigrati siciliani. Dietro la ricetta delle caramelle c’è la bisnonna di Ron, Angelina Napoli Cortese. Era lei a preparare le “taffy“, cioè caramelle morbide, in occasione di eventi speciali, come il Natale o la Festa di San Giuseppe. Sam Cortese, figlio di Angelina, vendeva i dolcetti che avanzavano nel suo carretto di frutta e verdura. Proprio Sam era l’originale “Roman Candy Man”, con una storia davvero particolare alle spalle. A causa di un brutto incidente stradale, aveva perso entrambe le gambe all’età di 12 anni, quindi il padre gli aveva costruito un carretto per poter andare in giro. Con quel carretto iniziò a lavorare come ambulante, vendendo frutta e verdura e, poi, anche le caramelle. Ma perché scelse di chiamarsi proprio “Roman Candy”? La risposta è semplice.
Perché proprio Roman Candy Company?
All’inizio del Novecento, gli italiani non erano guardati di buon occhio. Se le avesse chiamate “Italian” candy, le avrebbero comprate solo gli italiani, quindi scelse “Roman” per ampliare il mercato. Dato che non bastavano le caramelle preparate da sua madre, nel 1915 progettò un carro trainato da cavalli, in cui poteva sia realizzare che vendere le sue caramelle. Per lavorare il taffy servono acqua calda e fredda, un gancio e una lastra di marmo. Così ideò la sua fabbrica su ruote. Ancora oggi, Roman Candy utilizza quel carretto, naturalmente aggiornato, e Ron Kottemann tira a mano dai 700 agli 800 bastoncini al giorno, nei gusti vaniglia, fragola e cioccolato. Kottemann ha rilevato l’attività negli anni Settanta e il figlio Daniel vuole mantenerla in vita dopo che si ritirerà. Nel 1915 le caramelle costavano 15 centesimi: nel 1970 il prezzo salì a 1 dollaro e tale è rimasto. Oggi si possono anche comprare online, ma Roman Candy Company mantiene un immutato fascino vintage. Foto.