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Rometta, il borgo siciliano che custodisce preziose pagine di storia

Il borgo di Rometta (Messina) ha origini antiche. Venne fondato in epoca bizantina e, dopo una lunga resistenza, venne occupato dagli arabi. Nel territorio vi sono testimonianze risalenti alla prima età del neolitico e all’età del ferro, così come si trova una necropoli del V-III secolo avanti Cristo. Proprio a Rometta nacque la comunità greco-latina che, in fuga dai centri della costa, cercò rifugio dalle devastanti invasioni vandale.

Ben presto il borgo assunse un preciso ruolo strategico, grazie alla sua posizione. Dall’alto delle sue mura e delle sue torri si controllava un buon tratto dell’antica strada che da Messina conduceva a Palermo. Chi possedeva il controllo militare di questa potente città-roccaforte, possedeva la chiave per prendere Messina.

La conquista araba

Durante la conquista araba della Sicilia, qui si concentrò l’ultima difesa bizantina contro gli arabi. In particolare, si ricorda un durissimo assedio dal 963 al 965, durante il quale gli abitanti si distinsero per estremo eroismo. Ci fu una sanguinosa battaglia tra il 24 e il 25 ottobre del 964. L’armata bizantina, forte di 30.000 uomini,  impegnò l’esercito assediante con impeto e con cariche di cavalleria.

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Gli Arabi, sebbene inferiori di numero, riuscirono a fermare l’avanzata degli avversari e, incitati dal proprio condottiero, Ibn ʿAmmār, costrinsero i bizantini alla fuga.

L’assedio a Rometta continuò fino al maggio seguente: i difensori inviarono fuori dalle mura le donne, i bambini e gli anziani superstiti, accolti nel campo nemico. Gli arabi, dopo aver offerto la resa ai guerrieri romettesi, ricevendo un rifiuto, sferrarono l’attacco decisivo: la cittadina fu saccheggiata e data alle fiamme.

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Rometta sarà riconquistata dai bizantini nel 1038, grazie alla spedizione imperiale di Giorgio Maniace,principe e Vicario dell’Imperatore di Costantinopoli, discendente dalla famiglia Imperiale di Bisanzio, che riconquistò parte della Sicilia, ma il dominio fu breve, tanto che la Sicilia, Rometta compresa, caddero di nuovo nelle mani degli Arabi nel 1043. Sempre nell’XI secolo Rometta con tutta la Sicilia fu conquistata dai Normanni.

Luoghi di Interesse

Sicuramente importante è la chiesa in stile bizantino intitolata comunemente al Santissimo Salvatore, la cui dedica esatta è Santa Maria dei Cerei. È stata costruita tra il V e il VI secolo, ha una pianta a croce greca inserita in un quadrilatero. La chiesa madre è intitolata a Maria Santissima Assunta: la sua faciata ha portali tardo-rinascimentali e una nicchia contenente una statua raffigurante la Madonna.

Tra le chiese minori cittadine degne di menzione la seicentesca chiesa della Madonna della Scala, la chiesa dei Cappuccini e convento dell’Ordine dei frati minori cappuccini contenente, tra l’altro, una tavola raffigurante la Trasfigurazione.

Al centro del paese, nel punto più elevato, sono presenti i resti del cosiddetto Palatium Federiciano, esempio di palazzo fortificato che, sebbene costruito per rispondere a precise esigenze militari, offriva spazi e comodità di una sontuosa dimora civile.

Alle falde della collina di Rometta sorge un vasto complesso ipogeo, che si snoda per tutta l’area circostante: qui natura e storia si fondono in un suggestivo paesaggio.

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Redazione