IL MONTE GUASTANELLA , QUALE VEROSIMILE RICETTACOLO DELLE SPOGLIE DEL RE CRETESE MINOSSE , ANCORA AL CENTRO DI STUDI E RICERCHE CONDOTTE NELL’AGRIGENTINO DALL’ARCHEOLOGA ROSAMARIA RITA LOMBARDO
“Insomma M. Guastanella è un enigma “
( da pagine inedite del taccuino n. 148 del 28 maggio 1931 di Paolo Orsi , rinvenuto, trascritto e pubblicato da Rosamaria Rita Lombardo in “ Minosse e l’enigma del Monte Guastanella. Con Paolo Orsi a Guastanella , in terra di Sicilia , sulle orme dell’ultima dimora del re Minosse : una sorprendente ipotesi archeologica – Editore Arbor Sapientiae )
Di professione archeologa, Rosamaria Rita Lombardo, originaria di Palermo da famiglia oriunda di Raffadali ( Ag.), con laurea in Lettere Classiche (indirizzo archeologico) all’ Università Statale di Milano, città dove risiede e svolge attività di docenza nei Licei, ha appena dato alle stampe con “ Arbor Sapientiae Editore” – Roma – una sua nuova pubblicazione scientifica intitolata “Minosse e l’enigma del Monte Guastanella. Con Paolo Orsi a Guastanella, in terra di Sicilia, sulle orme dell’ultima dimora del re Minosse: una sorprendente ipotesi archeologica”.
Suddetto volume costituisce il prosieguo aggiornato delle ricerche e degli studi condotti personalmente dalla studiosa e ricercatrice sull’insediamento di Monte Guastanella e già in parte esposti e illustrati nel precedente saggio storico-archeologico , pubblicato con Fara Editore, dal titolo “L’ultima dimora del re. Una millenaria narrazione siciliana “svela” la tomba di Minosse”, ove ella avanzava già l’ipotesi che il sito del Monte coincidesse con quello dell’antica città di Camico e con la tomba-tempio dell’antico re cretese Minosse.
Nello specifico il presente studio amplia e arricchisce la prospettiva della ricerca, prendendo avvio da alcune pagine finora inedite dei taccuini di scavo del grande archeologo Paolo Orsi , conservati al Museo Regionale di Siracusa , che sembrerebbero confortare ancor di più l’ipotesi già avanzata dalla Lombardo, secondo cui il Monte Guastanella , superba e svettante rupe tra Raffadali e Santa Elisabetta , nell’agrigentino ,costituirebbe il sito dell’antica città dedalica di Camico , regale ricettacolo, secondo le fonti classiche , delle spoglie del mitico talassocrate cretese .
Con appassionata e incessante abnegazione la Professoressa Lombardo ha acceso in questi ultimi anni i riflettori sull’insediamento in oggetto, sino a prima della pubblicazione dei suoi studi, per molti versi, trascurato e quasi sconosciuto ai più , ponendolo all’attenzione delle istituzioni locali e regionali , una volta acquisita visibilità nazionale ed internazionale .
Curatrice e fautrice della candidatura Unesco del sito agrigentino dalla singolare storia plurimillenaria e transfrontaliera, la Dott.ssa Lombardo, unitamente all’Ambasciatore Emerito Ray Bondin, si è spesa incessantemente a favore della promozione scientifica di esso col caldeggiare ed auspicare una sistematica campagna di scavi “ in loco “ , condotti sotto la sua egida .
Gli esiti degli scavi auspicati contribuirebbero di certo , sul piano scientifico , a suffragare o confutare l’ipotesi archeologica da lei avanzata sull’insediamento e ,nel caso di positive risultanze , costituire anche un volano di rinascita e decollo economico dell’intero distretto agrigentino, anche quello talora considerato “interno” e “minore” (Convegno Studi Candidatura Unesco del Monte Guastanella tenutosi a Santa Elisabetta (Ag.) il 18 e il 19 luglio 2015- Campagna FAI 2016 “I luoghi del cuore” con classificazione al secondo posto dell’agrigentino).
A fronte di una non sempre sollecita risposta delle istituzioni locali sul riconoscimento del serio rilievo da dare alla conoscenza, tutela e valorizzazione di un pur rilevante patrimonio archeologico-naturalistico, che sta “alle spalle” di Agrigento e della Valle dei Templi , con la presenza di vestigia addirittura più antiche di quelle dei superbi e splendidi templi dorici di Akragas, e per i quali potrebbe sicuramente costituire e rappresentare un valore aggiunto nonché un fattore di traino turistico e tassello virtuoso per il circuito promozionale del territorio, la studiosa ha proceduto senza posa e con ferma perseveranza i suoi studi e le sue ricerche in Sicilia, sino ad approdare di recente , con personale intuizione , a nuove e sbalorditive acquisizioni legate alla titanica figura del grande archeologo Paolo Orsi, che sembrano confortare , legittimare e consacrare appieno le ricerche e l’ipotesi archeologica da lei sostenuta in merito al sito.
Un saggio scientifico ,quello della Lombardo, presente di recente al TourismA 2018 di Firenze , che si titola e insignisce questa volta del rinvenimento , della trascrizione e pubblicazione di pagine inedite dei taccuini di Paolo Orsi su Monte Guastanella , dalle cui evidenze la collettività scientifica regionale,nazionale ed internazionale – è caldo auspicio della studiosa – possa da adesso in poi trarre linfa vitale , a beneficio di tutti .