Il tweet dei piloti inglesi.
- Cosa ci fa un aereo della Royal Air Force in Sicilia?
- Il mezzo dell’Aeronautica militare del Regno Unito è atterrato a Palermo.
- Sui social i piloti hanno decantato le lodi della nostra Isola.
Siamo abituati a sentir parlare della Sicilia come meta per le vacanze, ma il particolare “avvistamento” di cui stiamo per parlarvi non ha nulla a che vedere con la ricerca di spiagge assolate. All’aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo è arrivato un C17 della RAF, per una sosta. Non sono stati resi noti i dettagli dei motivi che lo hanno portato a fermarsi nel capoluogo siciliano, ma la tappa non è affatto stata nascosta. I piloti dell’Aeronautica militare del Regno Unito, infatti, hanno dedicato un tweet alla loro esperienza. “A very rare visit for us and a beautiful island!” (Una visita molto speciale per noi e un’isola bellissima!”), hanno scritto, ringraziando lo scalo palermitano. Resistere al fascino dell’Isola è davvero impossibile, qualunque sia il motivo della visita.
A very rare visit for us and a beautiful island! ✈️⛰🇮🇹
Grazie mille @AeroportoPa
🇬🇧 🤝🇮🇹 #99Sqn #C17 #RAF #Palermo #Sicily #NoOrdinaryJob https://t.co/fao6JOTibH— 99 Squadron RAF (@99Sqn) July 26, 2021
La Royal Air Force atterra a Palermo
Diverse persone in transito all’aeroporto di Palermo non hanno potuto fare a meno di notare la presenza del mezzo della Royal Air Force. Il C 17 Globemaster III è un velivolo da trasporto strategico ad alta capacità di carico, concepito per fornire alle forze aeree della NATO una componente di trasporto efficiente e moderna. La sua concezione è frutto di una specifica dell’USAF che cercava di ammodernare la sua flotta da trasporto media e pesante e, nel contempo, richiedeva capacità operative di ampio spettro, quali il trasporto tattico. Il Globemaster ha effettuato il primo volo il 15 settembre 1991[1] ed è entrato in servizio presso l’USAF nel 1993. Del velivolo sono stati finora costruiti (dati del dicembre 2015) 279 esemplari, di cui 48 esportati all’estero e 223 in servizio presso l’USAF. Foto: Steve Lynes – CC Attribution 2.0 Generic.