Gli acari della polvere non si vedono, non si sentono, non pungono, ma sono con noi a migliaia, a milioni, nutrendosi di scaglie di pelle umana, funghi che crescono sulla pelle dell’uomo, muffe, corpi e frammenti di insetti (es. scarafaggi), granuli pollinici, batteri e polvere domestica. Rispettando alcune semplici norme, è possibile prevenire la comparsa di malattie allergiche o ridurre la gravità della sintomatologia, il consumo di farmaci e la necessità di frequenti ricoveri in ospedale. Materassi e cuscini dovrebbero essere avvolti in involucri che siano impermeabili agli allergeni, da lavare ogni 2-3 mesi ad una temperatura di 55-60°C, o tramite apparecchi domestici per la disinfezione a vapore.
Un materasso, infatti, può contenere fino a 2 milioni di acari. La base del letto non deve essere “imbottita” poichè l’imbottitura contiene più acari del materasso stesso e la biancheria da letto va lavata a temperature alte, in modo da uccidere ogni uovo ed insetto annidato tra le pieghe dei tessuti. Almeno una volta a settimana, è consigliabile far prendere aria sia ai letti che alle lenzuola, tenendole al sole, ove possibile. I pelouches e i pupazzi di stoffa dei piccoli vanno lavati ad alte temperature e con detergenti antibatterici specifici per evitare il contatto diretto e prolungato con l’agente allergenico. In alternativa, è possibile bloccare la crescita degli acari, mettendo i pelouches in freezer per 12-24 ore per poi lavarli. In particolare, dalla camera da letto vanno eliminati tutti gli oggetti che trattengono la polvere, tra cui tappeti, moquette, carta da parati, soprammobili, utilizzando per rimuovere la polvere aspirapolveri dotate di filtri ad acqua o ad alta efficienza (i famosi HEPA), passando frequentemente un panno umido.
Se proprio non riuscite a far a meno delle tende (che si possono sostituire con le veneziane, più semplici da pulire e lavare), per liberarle dagli acari basta nebulizzarle con spray a base di acido tannico, un elemento naturale in grado di neutralizzare gli allergeni degli acari. Può essere utilizzato diluito e spruzzato oppure in polvere, messo sui mobili prima di pulire. Sui materiali di imbottitura, sui tappeti o sulla moquette, è estremamente utile per la bonifica ambientale l’impiego degli acaricidi e dei denaturanti degli allergeni degli acari, da spruzzare periodicamente. Tra quelli in commercio si è aggiunto recentemente, come insetticida, un derivato sintetico non tossico del piretro. Criceti, piccoli roditori, cani, gatti e uccelli domestici devono essere tenuti scrupolosamente puliti ed il pavimento deve essere facilmente pulibile, pertanto è consigliabile quello in ceramica o in marmo ed è accettabile quello in legno o linoleum, mentre, soprattutto in presenza di allergie gravi, è sconsigliata la moquette che va rimossa. I mobili vanno trattati, a intervalli regolari, con olio di eucalipto e bicarbonato. Lasciate agire per un paio d’or 3 cucchiai di bicarbonato sulla loro superficie, per poi rimuovere il tutto. Se optate per la nebulizzazione con acqua ed eucalipto, invece, fate in modo di asciugare bene le superfici, evitando la formazione dell’umidità. La stessa cosa vale, ad esempio, se decidete di utilizzare il vapore acqueo.
Un altro metodo efficace consiste nel mettere due bustine di tè con acqua tiepida in un erogatore, vaporizzando. Il trattamento va ripetuto ogni 2 settimane circa. In alternativa, infilate una bustina di tè nel sacchetto dell’aspirapolvere. Ricordate di abbattere il tasso di umidità, ricorrendo ad un deumidificatore oppure areate gli ambienti nelle ore serali quando l’aria è più fresca e meno umida rispetto al mattino. .Gli escrementi degli acari, una sorta di polvere scura che è tra le principali cause di asma nei bambini, vanno eliminati. Recentemente è stata confermata l’efficacia di nuovi emettitori di ultrasuoni che bloccano lo sviluppo della proliferazione degli acari. I detergenti per la casa, i cosmetici profumati e i prodotti di pulizia, i colori e le vernici fresche devono essere confinati in zone ben ventilate della vostra abitazione.
Caterina Lenti
Meteoweb