Ritorna, anche quest’anno, la Sagra del Maiorchino a Novara di Sicilia, provincia di Messina. La manifestazione, giunta alla 31esima edizione, è dedicata al tipico formaggio pecorino del luogo, e si svolge nel periodo di Carnevale.
In concomitanza avviene il Torneo del Maiorchino, che inizia il 27 gennaio, per proseguire tutti i sabati e le domeniche fino alla sagra vera e propria, dal 3 al 5 marzo. Nel corso della manifestazione si può assistere ai lanci di forme di formaggio il cui peso varia dai 10 ai 18 chili, che si concludono con la premiazione e la maccheronata in piazza. Previste degustazioni del tipico formaggio e della ricotta, di vino e prodotti tipici, della maccheronata al sugo di salsiccia, imbiancata dal maiorchino grattugiato.
Il torneo consiste nel far rotolare una forma di formaggio stagionato, lungo un percorso che si snoda per oltre due chilometri, lungo le vie del paese. Si lancia con una “lazzada” di 1,00-1,20 metri circa, che consente al lancio maggiore forza, velocità e precisione. Vince chi arriva primo con meno colpi a colpire “a sarva”. A volte ci sono degli imprevisti come prendere “spighi, catafulchi o vaelle”.
Ecco alcune delle regole:
- ogni squadra deve indicare il proprio capitano che potrà conferire con i giudici di gara per far eventualmente valere le proprie ragioni;
- ogni squadra deve munirisi di una “lazzada” da attorcigliare al maiorchino per il lancio; inizia il gioco la squadra che risulta sorteggiata per prima (toccu);
- ogni contendente deve lanciare il maiorchino dal punto segnato, senza alcuna rincorsa, facendo leva sul piede d’appoggio (“pedi fermu”);
- nel caso in cui il maiorchino nel corso della gara dovesse rompersi verrà sostituito con un’altra forma di maiorchino di uguale peso e il lancio precedente verrà ritenuto valido;
- alla fine di ogni gara il maiorchino dovrà essere restituito al circolo Olimpia (l’associazione che organizza il torneo e la sagra del maiorchino).
Come se si sfogliasse un vocabolario antico, si pronunciano, durante il gioco, parole di lingue diverse. Si ascoltano parole ed accenti arcaici; sono parole che non si ripetono nell’anno, ma soltanto in occasione della sagra invernale novarese.
La manifestazione si conclude con la rituale “Sagra del Maiorchino”, con degustazione di ricotta, tuma, maiorchino e, dulcis in fundo, con una mega maccheronata al sugo di carne di maiale imbiancata da abbondante maiorchino, tipico formaggio pecorino del posto.