Al via oggi, lunedì 2 gennaio, i saldi in Sicilia.
“Speriamo di dare una ulteriore scossa ai consumi nell’isola che, per fortuna, nei giorni precedenti il Natale, hanno fatto registrare un incremento più deciso rispetto a quello degli altri anni, su un +5,6% (dati del nostro ufficio studi) che lasciano preludere al meglio, soprattutto nelle grandi città siciliane”, ha affermato il presidente regionale di Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti.
La Sicilia ha, quindi, anticipato di qualche giorno la tabella di partenza dei saldi a livello nazionale dove scatteranno invece dal 5 gennaio.
“L’avvio dei prezzi ribassati del 2 gennaio farà bene al commercio e ai consumatori. – ha affermato l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo – la misura che abbiamo condiviso in accordo con le associazioni che rappresentano i piccoli commercianti, ha infatti proprio lo scopo di dare linfa vitale ai negozianti che potranno incassare liquidità fondamentale per la loro sopravvivenza e fornire occasioni di acquisto migliori per gli utenti”.
La programmazione, fissata con decreto lo scorso aprile dall’assessorato regionale delle Attività produttive, prevede i saldi invernali appunto dal 2 gennaio al 15 marzo 2023, mentre quelli estivi dall’1 luglio al 15 settembre 2023.Nel calendario fissati anche i periodi per le vendite promozionali: dal 16 marzo al 30 giugno e dal 16 settembre al 31 dicembre 2023.
Secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio, saranno 15,4 milioni le famiglie che si dedicheranno allo shopping scontato e ogni persona spenderà circa 133 euro, per un giro di affari di 4,7 miliardi di euro. Il valore dell’acquisto medio a famiglia per i saldi è stimato in 304 euro.
Stando a quanto dichiarato dal presidente nazionale di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni, “saranno veramente tanti ed ottimi gli affari che si potranno fare negli esercizi commerciali e nelle boutique delle nostre città. Maglieria, pantaloni, giacconi, scarpe, accessori saranno ora più che mai oggetto dei desideri per via dei prezzi che non hanno subito aumenti come invece in altri settori che hanno risentito dell’inflazione. Con queste premesse, stimiamo una crescita dei Saldi di oltre il 10%”.