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Dite addio alle classiche cartelle mediche cartacee, in Sicilia arriva il fascicolo sanitario elettronico. Una importante novità per i pazienti residenti in Sicilia che, anche se in cura presso istituti al di fuori dei confini regionali, non dovranno portare con sé la documentazione sanitaria in formato cartaceo.

In caso di interventi in circostanze di emergenza, il personale medico potrà ottenere immediatamente, in formato digitale, tutte le informazioni necessarie sullo stato clinico del paziente: sarà dunque più facile gestire i dati clinici e facilitare le comunicazioni tra i diversi soggetti del sistema sanitario.

La Regione Siciliana ha quindi dato il via libera al fascicolo sanitario elettronico: la nuova frontiera del database digitale ricostruisce la storia clinica del paziente, in via esclusivamente elettronica, con un orizzonte temporale che ricopre interamente la sua vita.

È stato firmato oggi il protocollo di intesa tra l'assessorato alla Salute e le organizzazioni sindacali Smi, Snami, Fimmg, Intesa sindacale, Fimp e Cipe che definisce le modalità per la sua attivazione e la diffusione. Il documento è stato firmato dal dirigente generale del Dipartimento per la pianificazione strategica Mario La Rocca su indicazione dell'assessore alla Salute Ruggero Razza.

Fascicolo sanitario elettronico: cosa è e come funziona

Il fascicolo sanitario elettronico contiene prescrizioni farmaceutiche, referti, informazioni sulle esenzioni dal ticket e prescrizioni specialistiche; include anche un Profilo Sanitario Sintetico di ogni utente. Il compito di trasferire i dati di base del profilo sanitario dell'assistito nel fascicolo spetterà ai medici dell'assistenza primaria, ai medici di famiglia e ai pediatri, ma tutto ciò potrà avvenire solo dopo che l'interessato avrà prestato il proprio consenso informato.

Il primo obiettivo, entro il 30 giugno del 2019, è l'attivazione e l'alimentazione del fascicolo sanitario elettronico da parte dei medici dell'assistenza primaria, per un totale di circa 500mila assistiti (cioè il 10% dell'isola), per arrivare entro un biennio al 50% (cioè circa due milioni e mezzo). Il progetto dell' Assessorato alla Salute è sviluppato e gestito da Sogei, società informatica in house del Ministero di Economia e Finanza, con le risorse del Fondo Sanitario Nazionale.