"Investire nella Bellezza. La Sicilia delle eccellenze", un evento che a Catania ha fatto registrare grande affluenza di pubblico. A moderare l’incontro il giornalista enogastronomico Fabrizio Carrera, che ha intervistato il ministro Maurizio Martina, l’assessore regionale Antonello Cracolici, gli imprenditori Manfredi Barbera, Alessio Planeta, Alessandro Chiarelli, Ettore Pottino, il presidente della CIA di Catania Pippo Di Silvestro e il presidente del Consorzio di tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP Luca Ferlito. Proprio Ferlito, rivolgendosi al ministro Martina, ha sottolineato come
"il Consorzio di tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP nato nel 1994 ha potuto fare ben poco, ma da quando è stato ufficialmente riconosciuto con decreto del MIPAAF nel luglio 2015, molte cose sono cambiate in positivo. Nel 2016 c’è stato un aumento del prodotto certificato commercializzato, che dalle 10.000 tonnellate del 2015 è passato alle 16.000 tonnellate, un incremento superiore al 50%. Sono le stesse aziende agrumicole che cominciano a credere nel Consorzio e nel ruolo propositivo che si è prefissato, tant’è che abbiamo chiesto al Ministero una proroga alla chiusura della campagna associativa al 30 settembre 2016, come sono tante e in crescita le autorizzazioni rilasciate per l’uso della denominazione per prodotti trasformati come i succhi 100%. Non dimentichiamo che per avere un prodotto di qualità il comparto ha anche bisogno di infrastrutture, e mi riferisco ai consorzi di bonifica che devono garantire l’approvvigionamento idrico nei mesi estivi senza soluzione di continuità, e non come in passato. Noi rifiutiamo l’assistenzialismo, ma con forza chiediamo assistenza, intesa come assistenza tecnica, tecnologica, tecnico amministrativa, e chiediamo che la ricerca sulle nuove varietà continui e per questo ringrazio il CREA di Acireale per l’impegno e le attenzioni che riversa sul mondo agrumicolo. È necessario che il nuovo PSR ponga attenzione alla Fitopatie, poiché gli agrumeti con portainnesto di arancio amaro stanno vivendo un disastro epocale per l’agrumicoltura e per l’intera economia della Sicilia orientale, dove da sempre gli agrumicoltori sono i custodi e i gestori di un territorio che preservano da incendi o inondazioni. In ultimo, e non perché non importante, abbiamo bisogno che si intervenga per il prodotto trasformato, che si superi il tavolo tecnico che ha prodotto poco o nulla e che ha esaurito, se mai lo ha avuto, il compito per cui è stato indetto, a tal proposito abbiamo bisogno di impegni chiari e precisi".
Il Consorzio di tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP oggi rappresenta una nuova realtà formata da 500 produttori, 60 confezionatori e ben 5.000 ettari certificati ed è il dominus della situazione. Non a caso gestisce il rilascio sull’uso della denominazione nei prodotti trasformati e l’attività di vigilanza sui mercati nazionali. Luca Ferlito, poi, ha sottolineato come oggi l’agricoltura sia
"volano per il turismo, da come si evince dai dati che a Expo il rapporto 'Il futuro dei territori' ha comunicato: in due anni sono aumentati del 5,4% gli occupati nel turismo e nella ristorazione, boom di aziende agricole e di conseguenza aumento dei turisti e oggi il consumatore nel territorio riconosce e richiede la good reputation del made in Italy. Anche per questi obiettivi il Consorzio ha inteso aderire ai tutti i Gal (Gruppi di Azione Locale), nei cui territori sono ricompresi i 32 comuni di produzione dell’Arancia Rossa di Sicilia (zone di SR, CT, EN). Noi come brand Sicilia e Arancia Rossa IGP dobbiamo continuare ad associare al binomio turismo e agroalimentare, e gli ultimi dati Istat affermano che le aziende agricole sono aumentate del 48,5%, a conferma che investire nel territorio e nell’agroalimentare è la giusta strada da percorrere".