Jogging sul mare di Napoli per Salvo Ficarra con il k-way del Palermo. L’attore, che insieme a Valentino Picone forma l’amatissimo duo Ficarra e Picone, sorride mentre ascolta in cuffia Pino Daniele.
Salvo Ficarra a Napoli
Il sole alle spalle e una bella vista sul mare: un contesto che quasi fa dimenticare la fatica a Ficarra, che corre sorridente in mezzo a qualche passante. “Correndo per Napoli in compagnia di Pino“, scrive nelle Stories di Instagram. In sottofondo c’è la canzone “Gente distratta” di Pino Daniele.
I più attenti avranno sicuramente notato anche anche nel capoluogo partenopeo, Salvo ha portato con sé la sua Palermo. Si nota infatti che indossa un k-way della squadra rosanero, con il logo e l’aquilotto che fa capolinea tra un fotogramma e l’altro.
Il successo di Ficarra e Picone
Per Ficarra e Picone questo è un periodo d’oro. Il duo, dopo il grande successo della Serie Netflix “Incastrati” e le riprese della seconda stagione, ha conquistato i cinema con il nuovo film di Roberto Andò, “La Stranezza”.
La pellicola, che racconta alcune vicende legate alla figura di Luigi Pirandello (interpretato da Toni Servillo), già nelle prime settimane di programmazione in sala ha battuto ogni record. A conferma di questo successo, è arrivata la vittoria del Biglietto d’Oro del cinema italiano, come film più visto.
Sempre rimanendo nell’ambito cinematografico, Ficarra e Picone sono anche in sala (sebbene in modo “indiretto”) con “Spaccaossa”, di Vincenzo Pirrotta, film di cui sono sceneggiatori e coproduttori: “Abbiamo assecondato una storia davvero particolare, raccontandola in modo non ”tascio” per dirla alla palermitana, a Roma direbbero non ”coatto”, senza indulgere in particolari come la rottura delle ossa, che si vede solo in una scena iniziale del film”, sottolinea Picone.
“Un fatto reale che diventa paradigma di un determinato mondo, rispetto a tanti altri fatti di cronaca, cui Pirrotta ha saputo dare forma di racconto cinematografico“, aggiunge Ficarra. L’attore sottolinea anche “l’apporto della fotografia di Daniele Ciprì che ha saputo rendere più che l’immagine della città lo stato d’animo dei personaggi, al di là di una livida Palermo, perché sono i personaggi a essere lividi”.