Nel 2024, a Messina, nascerà il Policlinico dello Stretto, con 256 posti letto. Sarà il più grande centro sanitario polispecialistico privato, convenzionato col Sistema sanitario, che unirà gli attuali Iomi e Casa di cura Cappellani.
Un progetto ambizioso sul quale sta lavorando da tempo il gruppo Giomi Spa, presieduto dal professore Emmanuel Miraglia. Intanto, è stato nominato il nuovo direttore dell’Istituto ortopedico del Mezzogiorno d’Italia ‘Franco Scalabrino’: sarà l’ortopedico messinese Emanuele Rinciari a guidare la clinica.
Rinciari, classe 1963, si è laureato a Messina e ha vissuto per quattordici anni a Barcellona, in Spagna, dove ha affinato tecniche di chirurgia ortopedica per poi rientrare in Sicilia. Ha all’attivo oltre 6mila interventi, solo sul ginocchio.
“Puntiamo su tecnologia avanzate – ha spiegato Rinciari – nel 2022 sono stati eseguiti oltre 4.200 interventi chirurgici nelle diverse branche accreditate (ortopedia, chirurgia generale, urologia, vascolare e oculistica, reumatologia, cardiologia e riabilitazione ortopedica e cardiorespiratoria), di cui 800 protesi e 200 impianti al ginocchio operati grazie a un sofisticato robot denominato ‘Rosa’, che rappresenta un’evoluzione della cosiddetta navigazione e consente una maggiore precisione sulla posa in asse della protesi rispetto alla gamba e nelle tensione dei legamenti con misure e spazi in tempo reale e una visione tridimensionale, dunque numerosi vantaggi per il paziente”.
“L’obiettivo è estendere il livello tecnologico in tutte le nostre specialità – ha evidenziato Luca Valerio Radicati, vicedirettore generale Gruppo Giomi – sia nell’ambito dell’ortopedia ma anche in tutte le altre branche chirurgiche (chirurgia generale, urologica, vascolare, oculistica) che mediche (riabilitazione ortopedica, cardiologica e reumatologia). Il Policlinico dello Stretto guarderà al futuro ed è stato progettato ponendo grande attenzione al benessere dei pazienti, sostenibilità, risparmio energetico, comfort acustico, qualità dell’aria negli spazi interni e pieno rispetto dell’ambiente”.
“Per la realizzazione è stata scelta la metodologia Bim – ha concluso Radicati – un processo innovativo che raccoglie e unifica tutti i dati che riguardano la pianificazione della costruzione del nosocomio allo scopo di creare una realtà all’avanguardia nel campo sanitario. Sorgerà in una posizione privilegiata sui due laghi di Ganzirri immersa nel paesaggio della costa che si affaccia sullo Stretto di Messina”.