La seconda serata del Festival di Sanremo verrà ricordata soprattutto per la presenza di Ezio Bosso, che ha regalato forti emozioni a tutti gli spettatori. La vitalità di questo musicista, affetto da una malattia neurologica degenerativa, ha commosso il pubblico ed ha dato una bellissima lezione di musica e di vita.
L'intervista con Carlo Conti è stata emozionante, così come la sua performance al pianoforte. Ha colpito nel segno il suo messaggio, detto con parole semplici, ma estremamente signficativo: "La musica è come la vita, si può fare in un solo modo, insieme".
Una volta al piano, Bosso ha fatto parlare la sua arte, suonando al pianoforte "Following a bird".
Noi uomini – ha detto – tendiamo a dare per scontate le cose belle. La vita è fatta di dodici stanze: nell'ultima, che non è l'ultima, perché è quella in cui si cambia, ricordiamo la prima. Quando nasciamo non la possiamo ricordare, perché non possiamo ancora ricordare, ma lì la ricordiamo, e siamo pronti a ricominciare e quindi siamo liberi.
Al termine della sua esibizione è arrivata una meritatissima standing ovation.
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