Levante ha fatto parte dei 14 cantanti che si sono esibiti durante la seconda serata del Festival di Sanremo 2023. Ad un primo sguardo la cantante siciliana è apparsa molto diversa, soprattutto nell’aspetto fisico. Ascoltando con attenzione le parole della sua canzone e guardando la sua esibizione è emerso che, in realtà, la metamorfosi è molto più profonda e coinvolge anche, e soprattutto, la sua interiorità. Scopriamone, di seguito, il significato.
Levante ha portato al Festival di Sanremo 2023 un brano in cui ha affrontato il tema della depressione post partum con l’obiettivo di scandagliare in profondità questo problema che per molte donne rappresenta ancora un tabù. Si intitola, infatti, “Vivo” il brano che quest’anno Levante ha deciso di portare sul palco di Sanremo, toccando un tema delicato e importante: quello della depressione post partum. In diverse interviste, l’artista ha dichiarato di aver sofferto di questo disturbo dopo la nascita della sua primogenita, Alma Futura.
“Quando ho scritto questo brano, il 4 marzo dell’anno scorso, sapevo che avrei affrontato l’ argomento molto difficile della depressione post partum – ha raccontato Levante a L’Espresso– Oscillavo tra stati d’animo opposti, desideravo ritrovare un equilibrio nonostante la depressione. Al centro della canzone c’è l’ambizione di riprendere possesso della propria vita, riappropriarsi di mente e corpo, avere la sensazione di poterli ancora amare, sentirsi vivi. Credo di aver raccontato tutto questo con parole semplici”. Il significato del brano “Vivo” che Levante ha portato al Festival di Sanremo 2023 sembra esprimere l’emozione e la lotta interiore di chi vive tra sorriso e pianto. Parla di una persona che canta della sua voglia di vivere la vita senza limitazioni e preoccupazioni, ma allo stesso tempo cerca di mantenere la fede e la speranza. Alla fine del brano, la cantante dice addio a tutti i “dovrei” e “perché?” che l’hanno tenuta legata, e celebra la gioia del suo corpo come un atto magico.
La canzone che Levante ha cantato durante la seconda serata di Sanremo 2023, il cui vero nome è Claudia Lagona, ha sicuramente il merito di portare sotto i riflettori un tema che, per certi versi, è ancora vissuto come un tabù e di cui, proprio per questo, è importante parlare. Si tratta di un’occasione importante per sensibilizzare la società e per ammettere la nocività dell’incompleta narrazione della maternità felice e perfetta, spesso descritta solo come un momento di gioia assoluta e incondizionata. Parlare di depressione post partum è dunque un modo per infrangere quello stereotipo della “mamma perfetta”, ancora troppo spesso proposto dalla società come unica narrazione possibile ma che è in realtà dannoso per il benessere psico-fisico della donna e del bambino.
O sorrido o piango
Non so fare altro
Mi emoziono con poco
Gioco ancora col fuoco
Bacio rime, bacio bene, ti bacio dopo.
Ho sorriso tanto
Dentro a questo pianto
Ho voglia di credere di poter farcela
A costo di cedere parti di me
Ho voglia di cedere a questa speranza
Per poter credere a tutta la vita che
Vivo come viene
Vivo il male, vivo il bene
Vivo come piace a me
Vivo per chi resta e chi scompare
Vivo il digitale
Vivo l’uomo e l’animale
Vivo l’attimo che c’è
Vivo per la mia liberazione
Vivo un sogno erotico
La gioia del mio corpo è un atto magico.
Vivo un sogno erotico
La gioia del mio corpo è un atto magico.
O respiro o affanno
Come stare al mondo?
Mi sorprendo con poco
Credo nel Dio che prego
Padre nostro, Padre posso andare in cielo?
Ho il destino stanco
Forse ho corso tanto
Ho voglia di prendere tutto il possibile
Non voglio perdermi niente di me
Ho voglia di credere “nulla è impossibile”
Vorrei provarci per tutta la vita che
Vivo come viene
Vivo il male, vivo il bene
Vivo come piace a me
Vivo per chi resta e chi scompare
Vivo il digitale
Vivo l’uomo e l’animale
Vivo l’attimo che c’è
Vivo per la mia liberazione
Vivo un sogno erotico
La gioia del mio corpo è un atto magico.
Vivo un sogno erotico
La gioia del mio corpo è un atto magico.
Addio
A tutti i “dovrei”
A tutti i “se poi”
A tutti i miei “perché? Perché? Perché? Perché? Perché? Perché? Perché? Perché? Perché?”
Vivo un sogno erotico
Vivo un sogno erotico
La gioia del mio corpo è un atto magico