È appena calato il sipario su Sanremo 2022, ma già si parla dell’edizione 2023. I vertici della Rai hanno ampiamente evidenziato i meriti del conduttore Amadeus – e lo rivorrebbero anche il prossimo anno. Cosa ne pensa il diretto interessato? Ospite di “Porta a Porta” da Bruno Vespa, ha chiamato in causa lo storico amico e compagno di avventure Fiorello.
Il 72esimo Festival di Sanremo si è concluso con numeri da record. Un vero e proprio successo per Amadeus, che ha rivestito il duplice ruolo di conduttore e direttore artistico. I vertici della Rai vorrebbero che fosse di nuovo lui a guidare Sanremo nel 2023, come ha ampiamente confermato l’ad Rai, Carlo Fuortes.
«Amadeus ha condotto in maniera magistrale sia la parte artistica che di conduzione», ha detto Fuortes, nella conferenza stampa finale del Festival. Quindi ha aggiunto: «C’è un amico che mi suggerisce: si potrebbe sostituire il cavallo morente davanti all’ingresso di Viale Mazzini con una statua equestre di Amadeus. Ecco, se fosse ancora vivo Francesco Messina, gli avremmo chiesto la nuova statua».
Il direttore di Rai1, Stefano Coletta, ha spiegato: «Pensare di mettere da parte Amadeus per il prossimo Sanremo è sbagliato. Ma è prematuro parlarne adesso, bisogna lasciare sedimentare le emozioni». Amadeus «deve riposarsi e a breve ci incontreremo con i vertici Rai per parlarne», ha comunque precisato.
Insomma, le premesse ci sono ma, naturalmente, l’ultima parola spetterà proprio al mitico “Ama”. Ospitato da Bruno Vespa a Porta a Porta, in conduttore ha parlato proprio della possibilità di un “Sanremo quater”, cioè un quarto Sanremo per lui: «Se ci sarà, ci sarà soltanto se anche Fiorello salirà sul palco anche nella prossima edizione», ha anticipato.
Che la presenza dell’amico e collega Fiorello sia per lui importante, è ormai ben risaputo. Dal canto suo, Fiorello ha spiegato, sempre nel programma di Bruno Vespa: «Certo che (Amadeus) lo farà, ne sono sicuro, lui a Sanremo ha preso casa, ha già fatto il rogito».
Al momento, dunque, sembra proprio che la scelta del conduttore e direttore artistico di Sanremo 2023 cadrà proprio su Amadeus. Non si sa nemmeno chi, eventualmente, potrebbe prenderne il posto. Difficile raccogliere un’eredità come questa, coronata da risultati memorabili.
Per il 72esimo Festival di Sanremo, Amadeus ha fatto scelte vincenti, grazie anche agli ospiti e alle diverse tematiche affrontate. Molto importante anche lo spazio dato ai giovani: le nuove generazioni hanno potuto raccontarsi, esprimere le loro paure e spiegare attraverso la musica ciò che vivono.
Sicuramente fondamentale la presenza di Fiorello al suo fianco. Lo showman siciliano ha acceso la miccia della prima puntata, facendo partire alla grande la kermesse sanremese. Tutti d’accordo sulla sua verve e la sua capacità di intrattenere, amplificata dal bellissimo rapporto che lo lega ad Amadeus da più di 30 anni.
Una sola sera, però, è bastata a Fiorello, che non ha replicato per le serate successive. Alla conferenza stampa del giorno dopo, ha spiegato: «Io sono molto contento di esserci stato, ma ormai Amadeus mi conosce bene. Sono pigro, sono ansioso, ne ho sempre una. Andando avanti con gli anni, pensavo di migliorare e invece peggioro. Però, stavolta è andata bene. L’anno scorso è stato un po’ pesantino. Bello, ma pesante». Foto: Rai.