Dopo due anni, a causa della pandemia di Covid-19, è tornata l’acchianata su Monte Pellegrino, il rito dei fedeli a Santa Rosalia, patrona di Palermo, nella notte del giorno a lei dedicata, che percorrono andata e ritorno a piedi il percorso che va dalle sommità al santuario che si trova in cima.
Oggi, infatti, 4 settembre, la Chiesa cattolica commemora la Santuzza che, avuto in dono dalla regina il monte Pellegrino, lo scelse per condurvi una vita di penitenza e lì tornò per l’estremo riposo, probabilmente dopo aver peregrinato in altri luoghi ancor più lontani dalle distrazioni mondane, sull’esempio degli antichi anacoreti (i religiosi che abbandonano la società per condurre una vita solitaria dedicandosi all’ascesi, alla preghiera e alla contemplazione).
Urbano VIII nel 1630 inserì il nome di Rosalia (Rosa et Lilium, ovvero rose e gigli) nel Martirologio Romano al 15 luglio (giorno del Festino) e al 4 settembre.