Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

Tra candelore, folklore e devozione la Festa di Sant’Agata è una delle feste patronali siciliane più antiche e seguite al mondo, la terza festa religiosa più importante, dopo la Settimana Santa di Siviglia e la Festa del Corpus Domini di Guzco in Perù.

Una festa patronale ricca di tradizione che richiama turisti e devoti da ogni parte del globo e che ogni anno dal 3 e il 5 febbraio (ma anche il 12 febbraio e il 17 agosto), riempie le vie della città, per festeggiare Sant’Agata, la Santa Patrona di Catania.

Per celebrare questo rito antico il Consiglio comunale di Catania ha approvato venerdì 26 gennaio la mozione per il riconoscimento della Festa di Sant’Agata come Patrimonio Unesco, una questione dibattuta da tempo, che ha trovato oggi il sostegno del Comune etneo.

Il documento approvato, dal titolo “Adesione procedura per il riconoscimento della Festa di Sant’Agata nella lista Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco”, è stato proposto da tutti i capigruppo e impegna l’Amministrazione comunale nel “mettere in atto i provvedimenti necessari all’ottenimento del riconoscimento”.

La richiesta arriva al termine di un elaborato percorso, che ha visto il coinvolgimento del consiglio comunale, e che già nel 2002 ha portato al conferimento alla Festa di Sant’Agata, da parte dell’Unesco, del titolo di “Bene etno-antropologico Patrimonio dell’Umanità”.

Successivamente il Comitato per la Festa di Sant’Agata ha trasmesso alla Regione Siciliana la documentazione per l’iscrizione della Festa nel Reis, il registro delle eredità immateriali, atto propedeutico alla richiesta del riconoscimento Unesco come Bene Immateriale Patrimonio dell’Umanità.

Per la commissione esaminatrice la festa è una “preziosa testimonianza di un culto ancora attivo in Sicilia e largamente partecipato, mantenendo ancora inalterati gli elementi connotativi della tradizione, quali emergono dai comportamenti rituali e collettivi, dall’apparato scenografico e dal corredo sonoro di suoni e invocazioni”.

Foto interna e in evidenza da Wikipedia.