Continua il viaggio di Siciliafan alla scoperta di ogni angolo della Sicilia. Ci fermiamo nel borgo di Sant’Angelo Muxaro, che sorge arroccato su una collina di forma tronco-piramidale, quasi al centro della parte sud-occidentale dell’Isola. Siamo nella valle del fiume Platani, in una località affascinante, dal paesaggio aspro e incontaminato.
Le origini di questo paese rimangono indefinite. Un importante villaggio di età del ferro sorse nei pressi intorno al XIII secolo a.C. da popolazioni indigene, identificate con i Sicani.
Tale villaggio costituisce in archeologia un valido fossile guida cronologico per la produzione locale dalla crisi della prima società autoctona (XIII secolo a.C.) al rapporto con i primi coloni greci durante la grande stagione delle apoikiai nel corso dell’VIII-VII secolo a.C., tale da costituire per determinati autori una facies a sé stante.
Nel 1511 venne costruito il centro abitato. Attorno al 1506 avvenne la colonizzazione di profughi albanesi, che caratterizzò per diversi anni la vita del paese, emigrati in queste terre a seguito dell’invasione turca dei Balcani sul finire del XV secolo.
Nel 1600, la baronia venne acquisita dai Principi di Castelvetrano, D’Aragona e Tagliavia e infine passò sotto la giurisdizione del Pignatelli, Duchi di Monteleone, che la conservarono sino al 1812, quando in Sicilia la feudalità venne soppressa.
Sulla collina di Sant’Angelo Muxaro sorgono numerose e antiche tombe scavate nella roccia, che prendono una forma rotonda, la quale richiama le costruzioni funebri principesche della Grecia. Tali tombe contenevano un elevato numero di cadaveri; ciò fa pensare ad un uso domestico o dinastico delle stesse.
La più grande tomba protostorica è la “Grotta del Principe” (dal diametro di 9 metri e da 3,5 metri di altezza) formata da due grandi camere circolari comunicanti. Mentre le altre sono più piccole e formate da un’unica grotticella.
Per quanto riguarda i prodotti tipici, le maggiori coltivazioni sono di olive e mandorle. Proprio con le mandorle viene preparata la celebre cubaita, un torrone croccante. Molto nota per la sua bontà è la ricotta di Sant’Angelo Muxaro.
Foto di Carlo Columba from Palermo, Italia – Panoramica su Sant’Angelo, CC BY-SA 2.0, Collegamento