Si preparano anche a Palermo e in altre province vicine. La ricetta che propongo è quella che mi ha trasmesso mia madre – trapanese doc – che, oltre a prepararle in maniera classica (solo aceto), lasciava macerare le sarde nell’aceto aggiungendo anche la cipolla affettata: il risultato non varia molto, tranne quello di avere un sapore più deciso. L’opzione delle cipolle resta dunque facoltativa: chi ama i sapori più forti preferisce con cipolla, ma sono eccellenti anche senza. La preparazione è semplicissima, e il risultato è quello di avere preparato una pietanza gustosa e facile da preparare non spendendo molto. Le sarde a Trapani sono come i masculini da magghia a Catania… La Sicilia da est a ovest, un mondo di bontà e bellezze!
COSA SERVE
GLI INGREDIENTI
PREPARAZIONE
Togli la testa e la lisca alle sarde in maniera di ottenere una lingua (a libretto). Non è difficile: sotto l’acqua corrente stacca la testa della sarda e poi passa un dito lungo lo stomaco arrivando fino alla coda. Lava per bene le sarde e fai in maniera che i due filetti restino attaccati fra di loro.
Copri lo strato di sarde con la cipolla affettata e disponi un altro strato. Alla fine versa l’aceto bianco fino a coprire le sarde e la cipolla.
Opzione cipolle: dopo 20-30 minuti, prima di incominciare a infarinare le sarde, metti le cipolle a cuocere in una padella aggiungendo spesso acqua corrente fino alla cottura (se vuoi un sapore meno forte sciacqua le cipolle prima di cuocerle).
Infarina accuratamente le sarde passandole più volte nella farina schiacciando leggermente.
In una padella versa una buona quantità di olio per frittura e friggi le sarde. La frittura deve risultare croccante ma non bruciata.
Servile ben calde con la cipolla a parte.