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La storia ritorna, quando meno ce l’aspettiamo. Vicino Sciacca, in provincia di Agrigento, sono stati ritrovati i resti di un bombardiere americano B25, abbattuto nel 1943, durante la seconda guerra mondiale. Scoperti anche i resti di cinque dei sei avieri che erano a bordo.

Il rinvenimento è stato opera della missione nell’Isola della Defense POW/MIA Accounting del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d’America. Trenta soldati americani e l’archeologo Clive Vella hanno scavato per un mese e mezzo e ieri, lunedì 20 dicembre, sono rientrati negli USA con i reperti recuperati.

Ora le “evidenze” – come le chiamano i tecnici che hanno condotto le ricerche – saranno trasferite nei laboratori di Omaha, in Nebraska, per comparare il DNA con quello dei parenti ancora vivi.

L’aereo fu abbattuto il 10 luglio 1943, durante il secondo conflitto mondiale: partito dalla Tunisia sarebbe dovuto atterrare sull’aeroporto ‘fantasma’ di Sciacca ma venne colpito dalla contraerea tedesca. La ricerca ha avuto inizio nel 2017, quest’anno lo scavo e il ritrovamento.

Come riportato su FanPage.it, non si tratta dell’unica missione americana per il ritrovamento di reperti come quello di Sciacca. Nel 2018, infatti, un’altra task force indagò sulle campagne del Trapanese, tra Partanna e Santa Ninfa, con l’obiettivo di rinvenire un caccia A-36 Apache abbattutto l’11 luglio del 1943. Di recente, invece, un’altra ricerca è stata condotta nella zona di Caltagirone per cercare i resti del P-38 Lightining del sottotenente Alan Kepper e qualcosa è stato trovato.

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