Il mittente è Candice Curry, di 39 anni. Un giorno decide di mettersi davanti al suo pc e di liberare ciò che il suo cuore aveva maturato in quel periodo: una lettera di amore puro; ma non per il suo compagno e nemmeno per sua figlia, bensì per la nuova moglie del suo ex marito.
Ormai i divorzi e le separazioni sono in aumento, anche in Italia. Lo dice l’Istat.
Nonostante la flessione del 2012, dal 2008 i valori delle separazioni non hanno fatto che aumentare, passando da un totale di 84.165 agli 88.228 di due anni fa. In leggera controtendenza invece i divorzi, forse per le spese associate a essi, che nel 2012 ammontavano a 51.319, ovvero 173 divorzi ogni mille matrimoni.
Si abbassano in corrispondenza infatti, anche le cifre legate alle persone che decidono di convolare a nozze, per lo meno la prima volta; ma soprattutto aumentano le famiglie allargate, ormai una realtà anche da noi. Nel 2000, sempre secondo l’Istat, erano infatti 60 milioni gli italiani che hanno sciolto una prima unione matrimoniale per poi ricostruirne una seconda.
Candice Curry è nata e cresciuta in San Antonio, Texas, ed è madre di 5 figli. Recentemente la sua carriera ha preso una piega diversa dal solito: Candice ha deciso di restare a casa per occuparsi della sua famiglia e scrivere. Nel suo blog WordPress “Women With Worth” il 9 dicembre ha deciso di postare una lettera per la nuova matrigna di sua figlia.
Ma la lettera non è di quelle che si si aspetterebbe, piena di odio, rabbia e risentimento, bensì di affetto. Candice nelle sue parole, cerca inizialmente di spiegare che cosa è stato per lei quel percorso. Essersi sentita messa da parte, essere anche un po’, giustificabilmente, gelosa di quel nuovo rapporto tra la nuova compagna di suo marito e sua figlia.
«All’inizio ti odiavo ma poi sei stata una benedizione» scrive Candice. È passato il tempo e ha capito: quella nuova presenza nella sua vita e in quella della figlia, è stato il respiro di sollievo che le serviva; il ruolo della seconda moglie del marito, sempre discreto, da incognita pericolosa si è infine trasformato in quello di amica e sostegno.
Oggi sulla Rete è facile trovare forum e blog che parlano dell’argomento, sia dal punto di vista di chi si ritrova ad essere ‘la matrigna’, sia dal punto di vista di chi vuole aiutare le nuove coppie a funzionare, specialmente in un contesto in cui vi siano uno o più figli coinvolti.
Parliamo di sociologi e psicologi del web, tutti concordi nel definire come la pietra miliare di un rapporto sia, anche in questo caso, il dialogo, specie con i propri bambini. Spiegare ai ragazzi la situazione senza scappatoie, è l’unica soluzione per impedire il distacco da sé e scoraggiare eventuali reazioni di violenza o sconforto nei propri confronti e nei confronti del nuovo compagno.
Il nuovo partner d’altro canto, dovrà assumere il ruolo di mediatore; non confondersi mai con colui o colei a cui sono affidate le decisioni, cercando di non interferire nei fatti della ex coppia bensì di avvicinarsi al bambino costruendo un rapporto sincero, basato sulla fiducia e sul rispetto; specialmente nel caso in cui il figlio sia già adolescente.
È importante che il nuovo compagno infine, non faccia l’errore di prendere il rifiuto del figlio sul personale forzando le cose, ma che sappia accettare che in casi come questo, l’integrazione necessita di tempo.
La nuova partner dell’ex compagno di Candice è dunque, oggi, una spalla; sulla quale sia lei che sia figlia possono contare. Candice ha capito che non si è mai sostituita al suo ruolo di madre biologica, che è stata in grado di amare ed accettare sua figlia nella sua vita come fosse sua, con lo stesso amore e desiderio di supporto che lei avrebbe voluto: «prego perché quello che abbiamo resti sempre così», ha concluso Candice nel uso post, «e prometto di essere un esempio su come la co-genitorialità dovrebbe essere».
Autore | Enrica Bartalotta