Di Nando Cimino
Un antico detto siciliano così recita:
“U russu è di malu pilu e di malu culuri, furbu latru e trarituri”.
Poverini, mi verrebbe da dire; ma cosa hanno fatto per meritarsi tutte queste ingiurie?
Sicuramente niente; ma soprattutto nel nostro meridione, quella dei capelli rossi, è una superstizione talmente legata alla cultura del nostro popolo che è veramente difficile da sradicare.
Leggende ed antiche credenze, hanno fatto sì che sin dal medioevo attorno alle persone dai capelli rossi, ancor peggio se donne, girassero opinioni per così dire poco gratificanti.
Quelli con i capelli rossi erano considerati soggetti negativi da tenere a debita distanza.
Insomma come si legge nella citazione iniziale si pensava fossero infidi, traditori, ladri, furbastri sempre pronti a raggirarti, soggetti caratterialmente poco raccomandabili; addirittura tante di loro, al primo sospetto, venivano pure accusate di stregoneria, bruciate o sepolte vive. Insomma vedere qualcuno con la testa rossa era come vedere il diavolo!
Oggi tante ragazze usano tingersi i capelli di rosso. Forse sotto questo punto di vista qualcosa è cambiato; o forse no?! – Mi piacerebbe conoscere le vostre esperienze e le vostre impressioni.