Aveva deciso di buttarsi dalla finestra perché la moglie voleva lasciarlo ma, per fortuna, è stato bloccato in tempo. L'episodio è avvenuto a Ragusa, in un palazzo di via Maqueda. Intorno alle ore 10 di ieri, sul cellulare del comandante della stazione di Ibla è arrivata una telefonata da parte di una vecchia conoscenza del reparto, un 30enne sottoposto agli arresti domiciliari.
L'uomo ha detto al comandante di essere seduto sul davanzale e di volersi buttare se non avesse avuto indietro sua moglie. Da pochi giorni la donna se ne era andata da casa. Subito il sottufficiale e il suo vice si sono precipitati sul posto, dove hanno trovato un'auto della polizia e una squadra di vigili del fuoco. Gli agenti stavano già negoziando con l'uomo, ma lui era irremovibile: avrebbe parlato solo con la moglie, che doveva salire da sola.
Alla vista della donna si è calmato, ma ha continuato a pretendere che lei salisse da sola. Il comandante della stazione di Ibla lo ha convinto che sarebbe entrato anche lui. Insieme, senza farsi vedere, sono saliti anche due poliziotti e un altro militare, rimasti fuori dalla porta. Una volta salita, la moglie ha detto all'uomo che non sarebbe mai ritornata a casa, quindi lui ha guardato la finestra e si è messo a correre.
A placarlo, il comandante, che ha letteralmente placcato l'aspirante suicida, che ha iniziato a dimenarsi. Sono intervenuti anche gli altri militari, che sono riusciti ad immobilizzarlo. I carabinieri hanno spostato il domicilio dell'uomo presso i suoi genitori, per farlo stare vicino alle persone care.
Fonte: Corriere di Ragusa