Chiamarli angeli è poco. Due soccorritori del 118 in Sicilia, Sebastiano Motta e Giuseppe Lentini, sono stati premiati per il loro coraggio e la loro professionalità nell’affrontare un codice rosso che ha coinvolto un anziano che aveva tentato di farla finita. Grazie ad una manovra istantanea e decisa, ora quell’uomo è salvo e i sui familiari non smetteranno mai di essere loro grati.
I due hanno applicato tempestivamente il defibrillatore e avviato le manovre salvavita, consentendo a un uomo di riprendere conoscenza prima di essere trasferito in ospedale. Ora sia il presidente della Seus 118 che i familiari del malcapitato, hanno espresso la loro gratitudine per l’intervento dei soccorritori, dimostrando ancora una volta il grande valore degli eroi siciliani del 118.
I due soccorritori del 118 hanno salvato un anziano che ha tentato il suicidio e per questo hanno ricevuto un encomio dal presidente della Seus e una lettera di ringraziamento dai familiari dell’uomo. Si tratta di Sebastiano Motta e Giuseppe Lentini, entrambi in forza alla postazione del 118 “Sierra Bravo 4 MSB” di Avola, in provincia di Siracusa. Allertati nei giorni scorsi dalla centrale operativa del 118 di Catania per un codice rosso, nel giro di circa 5 minuti sono giunti sul posto del soccorso. L’anziano era a terra, incosciente dopo avere tentato di togliersi la vita. I due soccorritori della Seus hanno subito applicato il defibrillatore, che ha indicato di iniziare le manovre di rianimazione cardiopolmonare.
Dopo le prime compressioni l’anziano ha ripreso conoscenza e – su autorizzazione della Centrale operativa del 118 – è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Avola, immediatamente allertato insieme alla rianimazione dello stesso presidio. Dopo ulteriori controlli è stato dimesso. “A Sebastiano e Giuseppe vanno i nostri complimenti, è l’ennesimo intervento salvavita del 118 siciliano basato su grande professionalità e tempestività – ha sottolineato il presidente della Seus, Riccardo Castro, incontrandoli per attribuirgli un encomio -. Quella dei soccorritori è una professione di cui andare veramente fieri, noi siamo sempre più orgogliosi di loro”.