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Sequestrati 800 chili di pesce scaduto in Sicilia: proveniva dalla Corea

Una vasta operazione della guardia costiera di Terrasini ha permesso di identificare e sequestrare oltre 800 chili di prodotti ittici irregolari, di questi circa 600 provenivano dalla Corea. I controlli eseguiti dagli uomini della guardia costiera, guidati dal comandante Stefano Lamanna, hanno riguardato una vasta area del palermitano: Carini, Balestrate, Partinico, Montelepre, Trappeto e i paesi dell'entroterra come San Giuseppe Jato e Corleone.

Le operazioni hanno interessato anche una cinquantina tra pescherie e ristoranti e sette attività legate alla grande distribuzione come supermercati e distributori. Le irregolarità riscontrate, prodotti non tracciabili o privi delle necessarie informazioni commerciali, hanno fatto scattare il sequestro. Tuttavia spiegano dalla guardia costiera: "Nella maggior parte dei casi il prodotto era comunque buono e adatto al consumo. Le irregolarità riguardavano solo la mancata tracciabilità del prodotto".

Il totale è di 800 chili di prodotti ittici e alimentari scaduti. L'accusa è di frode in commercio, per la vendita di pangasio spacciato per platessa, e sono stati elevati 5 verbali amministrativi per un totale di ottomila euro. Il caso più eclatante ha riguardato una catena di grande distribuzione a Trappeto in cui sono stati identificati quasi 600 chili di prodotti ittici irregolari provenienti dalla Corea. Non è stato però possibile risalire alla provenienza in quanto le informazione in coreano sono attualmente impossibili da tradurre per la capitaneria.

La guardia costiera ci tiene comunque a rassicurare i consumatori: "I controlli continueranno sino alla fine dell’anno per garantire ai consumatori, in particolare nel periodo natalizio, l’acquisto di prodotti sani e di certa provenienza".

Matteo Raimondi