Se nel corso della stagione estiva, la Sicilia è per eccellenza la terra delle spiagge più belle, in inverno propone straordinari percorsi naturalistici ad alta quota. Si tratta di un aspetto della nostra bellissima isola meno celebrato che, tuttavia, merita grande rilievo. In tutto il territorio, infatti, vi sono diversi parchi e riserve ricchi di flora e fauna. Questi luoghi regalano splendidi paesaggi e sono perfetti per tutti coloro che vogliono respirare aria pura o vogliono avventurarsi alla scoperta di un variopinto foliage. La Serra del Re, con i suoi 1754 metri, è la seconda vetta più alta dei Nebrodi, dopo il Monte Soro. È immersa in un fitto bosco e ricade nel territorio compreso tra Longi e Bronte. La si può raggiungere da diversi sentieri.
Insieme al Bosco di Mangalaviti è un luogo di grande suggestione. Alle quote inferiori si trovano vetuste cerrete con esemplari di pregio, mentre a quelle più alte ci si imbatte in imponenti faggete, cui si alternano aceri, frassini, agrifogli, perastri, meli selvatici e tassi. Vi è anche una ricca vegetazione ripariale lungo i diversi corsi d’acqua. Il bosco si può raggiungere da Longi e da Galati Mamertino, attraverso Porta Gazzana (979 m.s.l.m.). Riserva splendidi punti panoramici ed è l’ideale per le escursioni.
Questi itinerari immersi nella natura sono un’ottima occasione per scoprire i paesi vicini. Bronte non ha certo bisogno di presentazioni: oltre a essere la città del pistacchio, ha diverse attrattive da scoprire (clicca qui per saperne di più). Longi, insieme a Mirto, Frazzanò e Galati Mamertino, è uno dei quattro “paisi di li funci“. Ha origini antiche e molte tradizioni: nei secoli, hanno cercato di colonizzarlo greci, bizantini e arabi. Il nome si è evoluto da Castrum Longum a Longum, per poi diventare Alongi e passare all’attuale Longi. Il paese, che si trova in un terrazzo naturale, nella suggestiva vallata del fiume Fitalia, ha poco più di 1600 abitanti.