La Sicilia e la sua straordinaria cucina hanno conquistato la scena in occasione della IX edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, che si terrà dal 16 al 27 novembre, all’Istituto di Cultura di Londra diretto.
L’evento internazionale ha preso il via con una vetrina dedicata alla cucina siciliana, una delle più ricche e amate della tradizione italiana. Giusi Battaglia, nota come “Giusina in cucina” e lo chef stellato Giorgio Locatelli hanno raccontato al pubblico britannico i segreti e le peculiarità dei sapori siciliani, portando con sé non solo piatti e ricette, ma un intero patrimonio culturale, che celebra le radici dell’isola.
Il direttore dell’Istituto, Francesco Bongarrà, ha descritto Giusi Battaglia come “una giornalista siciliana esperta di cucina straordinariamente semplice, di strada”, e dall’altro lo chef Locatelli come “uno che porta la cucina italiana in Inghilterra e la fa diventare un modo di vivere.
Chef di fama internazionale, Giorgio Locatelli ha conquistato il pubblico di Londra con il suo amore dichiarato per la cucina siciliana, tanto da aver dedicato ad essa il suo best-seller “Made in Sicily“.
Locatelli, che vanta tre stelle Michelin con il suo ristorante a Londra, ha svelato aneddoti unici sulla popolarità della cucina italiana in Gran Bretagna, raccontando che persino Buckingham Palace apprezza e desidera apprendere i segreti della gastronomia italiana.
“Anche la casa reale va matta per il cibo italiano” ha spiegato lo chef, ricordando come un cuoco della famiglia reale abbia passato un mese presso il suo ristorante per imparare alcune delle ricette più iconiche.
Lo chef ha poi ricordato come porti avanti una tradizione di Antonio Carluccio, storico ristoratore italiano, che ogni anno inviava a re Carlo un prezioso tartufo bianco di Alba. “Da quando Antonio è mancato, lo faccio io, e il re lo apprezza moltissimo”.
“La Sicilia è una terra meravigliosa. È un giardino dell’Eden fatto di profumi e bellezza. La mia cucina – ha sottolineato ancora Locatelli – ne ha subito l’influenza. È una cucina di fusion, caratterizzata dalle tante dominazioni che ci sono state nell’isola. Io ho cercato di riproporla parlando non solo con i cuochi ma anche con le mamme siciliane, perchè sono ancora le donne siciliane quelle che tengono davvero in mano i segreti della cucina”.
Giusi Battaglia ha conquistato il pubblico con la sua umiltà e autenticità, dichiarando di non essere una chef, ma una cuoca che si rivolge alla famiglia e agli amici, preparando piatti che parlano di Sicilia, amore e tradizione.
Con il suo ultimo libro “Sicilia, acqua e farina” ha contribuito a diffondere ulteriormente l’interesse per le ricette tradizionali dell’isola, un interesse che, come sottolineato dalla stessa autrice, è il riflesso della grande popolarità che la Sicilia sta vivendo nel mondo.
Raccontando un episodio curioso, la Battaglia ha sottolineato quanto siano radicate le tradizioni gastronomiche nella cultura siciliana: “Guai a cambiare gli ingredienti o le dosi. Sono stata minacciata di morte per aver osato proporre di usare un formaggio, che non fosse la ricotta salata per la pasta con i tenerumi“.