La manifestazione, arrivata alla sua VII edizione, è tra gli eventi di di Palermo Capitale italiana della Cultura. Sempre più spazio al contemporaneo nell'anno di Manifesta
Palermo, 6 aprile
Inizia il conto alla rovescia per la Settimana delle Culture 2018, che anche quest'anno farà di Palermo, dal 12 al 20 maggio, un vero e proprio museo diffuso e un laboratorio di idee e progetti.
Un'edizione che diventa parte integrante di Palermo capitale italiana della cultura 2018, il prestigioso riconoscimento conferito alla città di Palermo dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e che accoglie le suggestioni di Manifesta, la biennale europea d’arte contemporanea, che da giugno a novembre vedrà protagonista il capoluogo siciliano.
La Settimana farà la sua parte, dando spazio alla creatività che la caratterizza, in un incontro di linguaggi artistici che saranno un prestigioso biglietto da visita di una città che guarda al presente e al futuro, a partire dalla storia e dalle culture plurali che la contraddistinguono.
Moltissimi i progetti arrivati per questa edizione 2018, tanto che non è stato possibile accoglierli tutti: “Ringraziamo di cuore per questa straordinaria partecipazione – dice il presidente della Settimana, Gabriella Renier Filippone – Stiamo per iniziare questa nuova avventura con tanto entusiasmo, abbiamo chiesto e ottenuto l'ingresso a più di cento luoghi cittadini”.
In attesa di scoprire le novità di questa edizione 2018, che verranno rivelate nel corso di una conferenza stampa a fine aprile, la Settimana conferma la propria vocazione all'apertura alle altre realtà, con progetti provenienti da tutta Italia e, tra gli altri Paesi, anche da Austria, Svizzera, Sudan, Marocco, Bulgaria, Inghilterra, Ghana.
E, come da tradizione, la «Settimana delle Culture» coinvolgerà anche gli studenti delle scuole, i diversamente abili e le comunità etniche.
Presieduta da Gabriella Renier Filippone, la Settimana delle Culture è organizzata da un comitato di altissimo livello, che presta la sua opera in modo volontario e gratuito, composto da Gaetano Basile (tradizioni popolari, gastronomia, cibo da strada), Fosca Miceli (fotografia), Clara Monroy (rapporti istituzionali), Massimiliano Marafon Pecoraro (rapporti con l’Università, Liberty) e Maria Antonietta Spadaro (arte). A questi nomi, da questa edizione si aggiungono quelli diGiacomo Fanale – architetto e organizzatore di numerose iniziative culturali, che si occuperà della sezione arte, insieme a Maria Antonietta Spadaro – e di Gioacchino Barbera, già direttore del Museo Abatellis.
A sostenere la Settimana anche il Comune di Palermo, la Regione siciliana, l’Università degli Studi di Palermo numerosi partner pubblici e privati.
“A noi piacciono le sfide, sostenere le idee valide perché, per quanto di difficile realizzazione, possano spiccare il volo e diventare un progetto. Come quello di restituire a Palermo la bellezza delle sue borgate marinare”, continua Gabriella Renier Filippone.
O come l'ampliamento del progetto Suggestioni caravaggesche dai depositi di Palazzo Abatellis rivolto a fondazioni, associazioni e musei, chiamati ad aprire i propri depositi per consentire il restauro delle opere d'arte meno conosciute, anche da parte dei privati, presentata il 23 marzo scorso allo Steri.
Il Comitato è al lavoro anche per restituire alla città la statua della Vittoria Alata dello scultore palermitano Antonio Ugo, trafugata da ignoti e poi ritrovata segata in tre pezzi.