Continuano le ricerche di Carlo Paolo Bracco, scomparso nel lago di Castel Gandolfo. Il 33enne, di origini siciliane ma romano d’adozione, era su un materassino che si è ribaltato. Come raccontato da Corriere.it, doveva trascorrere qualche giorno di vacanza insieme al fratello e la fidanzata di quest’ultimo.
Carlo voleva rilassarsi in acqua, sul materassino. Secondo gli investigatori, si sarebbe addormentato, senza accorgersi che la corrente lo stava trascinando lontano dalla riva e oltre le boe di sicurezza, a una distanza di circa 150 metri.
All’improvviso il materassino si è ribaltato: il 33enne non era un nuotatore esperto e ha provato disperatamente a chiedere aiuto, agitando le braccia. Alla fine ha ceduto alla forza dell’acqua. Alcuni testimoni hanno raccontato quei drammatici momenti.
Sotto choc il fratello, che aveva visto Carlo allontanarsi troppo, ma non immaginava un finale del genere. I sommozzatori dei vigili del fuoco hanno subito attivato le ricerche: è stato trovato il materassino, ma di lui nessuna traccia.
Si continuano a scandagliare i fondali, ma le ricerche non sono facili. A differenza del mare, infatti, l’acqua di lago non restituisce facilmente i corpi. Un anno fa era già accaduta una vicenda analoga: un turista era annegato nello specchio d’acqua di Castel Gandolfo e il cadavere fu ritrovato dopo venti giorni.