Con il convegno “Sicilia: Top Wine, Film, Tourism Destination” si chiude la vetrina internazionale del vino siciliano. Le aziende vitivinicole nel ruolo di Ambasciatori e custodi di cultura e territorio confermano il valore economico e strategico dell’enoturismo.
Sicilia en Primeur 2023 a Radicepura a Giarre (CT)
Laurent Bernard de la Gatinais, presidente di Assovini Sicilia: “La Sicilia ha tutte le carte in regola per diventare una wine destination di eccellenza, in virtù della varietà e qualità del vino, un patrimonio storico-archeologico unico. Il valore culturale del vino affascina ed attrae sempre di più e diventa simbolo di eccellenza del Made in Sicily”.
La mission di Assovini Sicilia
Assovini Sicilia è un’associazione che riunisce 100 aziende vitivinicole siciliane di piccole, medie o grandi dimensioni, che condividono principalmente tre elementi: il controllo totale della filiera vitivinicola, dal vigneto alla bottiglia; la produzione di vino di qualità imbottigliato; la visione internazionale del mercato, la sostenibilità.
Assovini scommette sull’enoturismo in Sicilia
I soci di Assovini Sicilia scommettono sempre di più sull’enoturismo e contribuiscono con successo a trainare il brand Sicilia valorizzando il proprio territorio. Secondo il sondaggio rivolto agli associati, il 90% delle aziende ha una struttura destinata all’enoturismo per la degustazione in cantina. Il 32% di queste possiede una struttura ricettiva con posti letto e il 30% offre una proposta di ristorazione.
Le wine experience proposte
I servizi offerti dalle cantine Assovini sono sempre più curati e diversificati, trasformandosi in wine experience: oltre il 51% offre dai corsi di cucina ai percorsi benessere, dal wine trekking ai tour che interagiscono sempre più con il paesaggio e la cultura dei luoghi. Questi i dati diffusi durante il convegno Sicilia: Top Wine, Film, Tourism Destination a chiusura di Sicilia en Primeur, la vetrina internazionale del vino siciliano ideata da Assovini Sicilia.
Il convegno a Radicepura
L’intervento di Laurent de la Gatinais, presidente di Assovini Sicilia, ha aperto il convegno di Sicilia en Primeur nello splendido scenario del parco botanico Radicepura, ai piedi dell’Etna, dove nei giorni scorsi è stata inaugurata la Biennale del Paesaggio Mediterraneo. Unendo le strategie vincenti di marketing dell’accoglienza adottate in California, con l’unicità, la ricchezza del patrimonio storico, culturale, archeologico della Sicilia e l’autenticità dei luoghi e dei produttori siciliani, la Sicilia ha tutte le carte in regola per diventare una wine destination di eccellenza, la Sicily Valley del Mediterraneo”.
L’enoturismo come volano di economia per la Sicilia
L’enoturismo si rivela in Sicilia un fattore economico e strategico grazie alla capacità delle cantine di essere un contenitore culturale ideale dove coniugare arte, storia, natura, cultura gastronomica, territorio, genius loci e all’abilità delle aziende nell’ aver saputo intercettare prontamente questo potenziale sviluppandolo con competenza e professionalità- commenta il presidente di Assovini Sicilia.
Alla centralità del vino come esperienza di degustazione, l’enoturismo delle nostre aziende associate affianca un’offerta diversificata e di qualità, dal semplice tasting alla più complessa esperienza in vigna come concerti, un reading o un percorso artistico tra i vigneti.
Wine experience: le emozioni della vigna al consumatore
Con la wine experience si vogliono trasferire le emozioni dalla vigna al vino fino al consumatore finale, attraverso la personale esperienza e storia dei produttori. E lo si vuole fare in una cornice unica: quella del territorio, della cantina, del vino. Una visione olistica dove il valore culturale che il vino possiede, rappresentato da un mix unico tra prodotto, terroir e persone, affascina ed attrae sempre più e diventa simbolo di eccellenza del Made in Sicily.
“La Sicilia migliore meta del turismo enogastronomico”
Roberta Garibaldi, docente presso l’Università degli Studi di Bergamo e presidente dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, nel suo intervento su Trend e Tendenze del Turismo Enogastronomico ha evidenziato che “La Sicilia conferma il suo primato come migliore meta enogastronomica per i turisti italiani grazie al fascino esercitato dal food & wine. L’enoturismo è uno dei punti di forza dell’offerta, e nel futuro sarà chiamato ad evolversi ed arricchirsi. Guardando ai desiderata degli italiani che hanno intenzione di compiere un viaggio enogastronomico in Sicilia- continua Roberta Garibaldi- forte è la voglia di vivere gli spazi aperti ed immergersi nella ruralità, primeggiano le degustazioni al tramonto (indicate dal 66%), cene in vigna (60%), vendemmia turistica (46%), wine trekking (42%) passando per il nuovo trend del foraging (46%). La parola chiave è diversificare, ma in base al target, senza dimenticare proposte ad hoc per famiglie con bambini”.
“Le wine destination come modello di sviluppo territoriale”
Di tourism wine destination ha parlato il professore Benedetto Puglisi, co-founder e direttore scientifico Master THEM in Tourism Hospitality & Event Management di BeAcademy. “Le wine destination non rappresentano solo un prodotto turistico ma un modello di sviluppo territoriale sostenibile-commenta Benedetto Puglisi. L’interesse per questo settore è cresciuto tantissimo negli ultimi anni. La Sicilia in questo contesto ha fatto emergere eccellenze e grandi potenzialità di sviluppo. Le caratteristiche territoriali dell’isola, la varietà di vigneti e cantine ed il suo importante patrimonio turistico, culturale e ambientale sono il mix di elementi alla base di un tourism wine destination di successo”.
Annata 2022
Riflettori puntati anche sul ruolo della vitivinicoltura siciliana e sulla qualità dell’Annata 2022.
“L’annata 2022 è stata una delle più eterogenee degli ultimi anni, qualitativamente molto ricca e diversificata, come si può riscontrare dall’eleganza, dalla maturità fenolica e fragranza dei vini prodotti. I territori viticoli siciliani, estremamente diversi per peculiarità orografiche, ampelografiche e microclimatiche, hanno vissuto una buona annata produttiva, nella media degli ultimi anni, con un incremento nella ricchezza delle diverse espressioni qualitative per le diverse varietà” – commenta Mattia Filippi, enologo e fondatore di Uva Sapiens.
Antonio Rallo: “Il clima della Sicilia è la sua ricchezza”
Antonio Rallo, presidente del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia, ripercorre la storia del Consorzio DOC Sicilia sin dal 2012, anno della sua fondazione, sottolineando che “La ricchezza dell’isola è data da un clima invidiabile ma anche da un territorio che presenta più di 70 varietà autoctone e 42mila ettari di viticoltura sostenibile. Tra i nostri impegni prioritari c’è quello di dedicarci alla conservazione della biodiversità generata dai 3.000 anni di viticoltura nell’isola”.