Il nuovo servizio ferroviario “Sicilia Express”, annunciato da FS Treni Turistici Italiani in collaborazione con la Regione Siciliana e la Regione Lombardia, doveva rappresentare un simbolo di unità e mobilità sostenibile. Tuttavia, l’iniziativa è stata accolta con forte scetticismo e critiche, soprattutto da parte dei siciliani che vivono fuori dalla loro terra, con duri commenti sui social media.
Nonostante l’enfasi posta dagli organizzatori sul valore culturale e sociale di questa tratta ferroviaria, infatti, molti vedono il “Sicilia Express” come un’operazione di facciata, priva di un reale beneficio per chi avrebbe bisogno di spostarsi in tempi rapidi e a costi accessibili.
Alla presentazione del progetto, Franco Lucente, assessore regionale ai Trasporti della Lombardia, ha dichiarato: «Il ‘Sicilia Express’ rappresenta un simbolo di unità e mobilità sostenibile, che percorre tutto il nostro Paese». Anche Claudia Maria Terzi, assessore lombardo alle Infrastrutture, ha elogiato il progetto come un’opportunità per «vivere un’esperienza senza tempo».
Tuttavia, le reazioni sui social media non hanno tardato a manifestarsi e il tono è stato decisamente più critico.
I commenti degli utenti su Instagram dipingono un quadro diametralmente opposto rispetto all’entusiasmo degli organizzatori. «Ma siete seri? Che disagio! 18 ore di viaggio è vergognoso», scrive un utente, sintetizzando l’opinione di molti.
Un altro critica duramente l’iniziativa, definendola un “ritorno agli anni ’80”: «Siamo nel 2024, ma non vi sembra imbarazzante tutto ciò per la Sicilia? Perché non prendere accordi con le compagnie aeree per dare veramente la possibilità ai fuori sede di rientrare a casa senza subire il ‘viaggio della speranza’?».
Molti sottolineano come i tempi di percorrenza – quasi 20 ore per raggiungere la Sicilia da Torino – rappresentino un’anomalia in un’epoca in cui la rapidità è cruciale. L’indignazione si concentra anche sul fatto che l’iniziativa appaia come un “evento spot” piuttosto che una soluzione strutturale ai problemi dei trasporti.
Tra i più amareggiati ci sono i siciliani che vivono al Nord, costretti a confrontarsi con voli aerei dai prezzi esorbitanti durante le festività natalizie. «Da siciliana che vive fuori mi sento veramente offesa da questa iniziativa», commenta un’utente. «Come si fa a dare torto a chi ci considera di seconda categoria se i primi a farlo sono proprio questi signori della Regione Siciliana?».
Un altro critica apertamente la Regione, accusandola di non lavorare su soluzioni realmente utili: «Anziché intensificare i trasporti ferroviari o lavorare sui trasporti aerei, fanno un treno ‘passerella’ che fa una tratta sola e ci mette 20 ore».
Le critiche non si limitano al tempo di percorrenza. Molti utenti sottolineano che il servizio ferroviario non offra una reale alternativa al trasporto aereo, sia per la durata del viaggio sia per la limitata disponibilità. I collegamenti saranno attivi solo il 21 dicembre e il 5 gennaio, rendendo il servizio inutile per chiunque abbia necessità di viaggiare in altre date.
Un altro punto dolente è la mancanza di un piano concreto per abbattere i costi dei voli aerei, considerati da molti la vera emergenza. «Questa iniziativa mortifica ancora di più i siciliani. Voi politici dovreste non farvi ricattare dalle compagnie aeree e stringere accordi per prezzi più umani», si legge in un commento.
L’accusa principale mossa al “Sicilia Express” è quella di essere un’operazione di pura immagine. Nonostante la presenza di carrozze ristorante con prodotti tipici siciliani e la possibilità di imbarcare animali domestici, l’iniziativa appare scollegata dalle reali esigenze dei viaggiatori.
Gli utenti non risparmiano critiche nemmeno alle dichiarazioni ufficiali. L’enfasi sul turismo lento e sull’esperienza culturale viene considerata fuori luogo in un contesto in cui i siciliani lottano per raggiungere la propria terra in modo dignitoso durante le festività.
Il “Sicilia Express” riapre il dibattito sulle politiche dei trasporti per la Sicilia. L’assenza di collegamenti efficienti, sia ferroviari che aerei, continua a essere una piaga per l’isola, soprattutto nei periodi festivi.
Mentre l’iniziativa si presenta come un simbolo di unità nazionale, le reazioni del pubblico dimostrano quanto ci sia ancora da fare per garantire un sistema di trasporti realmente funzionale e inclusivo.