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Sicilia set sempre più richiesto: sono oltre 70 le società di produzione che hanno fatto richiesta di contributo, attraverso il bando che si è chiuso lo scorso 6 maggio, mettendo a disposizione 3,5 milioni di euro a fondo perduto per la produzione, sul territorio dell’isola, di lungometraggi per il cinema o la tv, serie tv, cortometraggi e documentari. In dettaglio, sono pervenute 73 richieste: 50 per film o serie tv, 21 per documentari e 2 per cortometraggi.

La vera e propria corsa ai finanziamenti comincia adesso, perché l’assessorato al Turismo e Spettacolo ha appena pubblicato il decreto che ufficializza le istanze ammesse alla successiva fase di valutazione. Una seconda valutazione, da parte della Film Commission, attribuirà il punteggio a ogni progetto, in modo da suddividere i fondi a disposizione.

Màkari
Màkari, la serie

Per quanto riguarda gli investimenti, il progetto più impegnativo è quello presentato da Bibi Film, con “L’abbaglio” di Roberto Ando: ha costi di produzione per 17 milioni e mezzo e ha richiesto un contributo di 500mila euro. C’è anche Palomar, con la richiesta di 500mila euro per la quarta stagione di Màkari. E, ancora, giusto per fare qualche esempio: Italian International Film ha chiesto 400 mila euro per il lungometraggio “L’Amore sta bene su tutto”; La Terra de Punt ha chiesto 320mila euro per “Caravaggio a Siracusa”.

Indiana Production girerà in Sicilia il film “Io sono la fine del mondo”, mentre il progetto di Filmin Tuscany si intitola “Limit”. Poi ci sono la Showlab con “Furia” o la Immagine Corporation Production con “Broken Dreams“. Anche citando qualche titolo, è già evidente la vastità di progetti e di spesa. L’aver presentato domanda di contributo non implica l’ottenimento del finanziamento: l’elenco completo dei progetti è disponibile qui.